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La polemica

La procura di Milano apre un'indagine sul saluto romano dell'assessore La Russa

Intanto il presidente della Lombardia prende le distanze: "Sono comportamenti che non fanno parte del nostro modo di vedere"

Il saluto romano dell'assessore lombardo Romano La Russa è finito anche sui tavoli dei magistrati milanesi. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo esplorativo, senza ipotesi di reato e senza indagati, sulla vicenda. L'indagine 'perlustrativa', coordinata dal pm Alberto Nobili, è stata aperta sulla base degli articoli di stampa e dei video circolati sul web e sui social. Gli accertamenti sono stati affidati alla Digos della Questura di Milano, che deve verificare in modo ufficiale quanto accaduto e identificare le persone presenti (aggiornamento delle 11.20).

Fontana prende le distanze dal suo assessore

Intanto anche il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, si dissocia dal saluto romano del suo assessore alla Sicurezza, Romano La Russa. "Sono comportamenti che non fanno parte del nostro modo di vedere", ha detto commentando il video che mostra l'assessore fare il 'presente', alzando il braccio ai funerali di Alberto Stabilini.

"Noi sostanzialmente ai funerali preghiamo - aggiunge - e cerchiamo di esprimere solidarietà ai parenti rimasti". Con La Russa "non ho ancora parlato. Valuteremo: credo di non poter aggiungere altro". Rimuoverlo? "Nessuna richiesta mi è stata presentata. All'opposizione dico che, dopo aver parlato con lui, ne discuteremo e valuteremo tutto". 

Il video che ritrae Romano La Russa, di spalle, compiere il gesto del saluto romano insieme ad altri, ha fatto il giro del web. Si trattava del tradizionale saluto del "presente", che si vede anche quando si tengono le commemorazioni di Sergio Ramelli, studente 19enne ucciso da estremisti di sinistra negli anni '70. Nel 1973 Stabilini era stato fermato e portato in carcere (tra l'altro insieme anche a Romano La Russa) per gli scontri in cui era stato ucciso l'agente Marino. I due, con altri sei, erano stati poco dopo rilasciati provvisoriamente.

Il video del momento del saluto romano

La difesa di La Russa è arrivata attraverso una nota di Fratelli d'Italia. “In relazione a una immagine in cui è ripreso di spalle Romano La Russa nell’occasione del funerale di Alberto Stabilini va precisato che l’estremo saluto era stato richiesto in vita dal defunto e che Romano era cognato e amico di una vita di Alberto", si legge.

"Quel che preme sottolineare, e che non emerge dal video, è che Romano ha invitato tutti a non fare il saluto romano. Emerge invece con chiarezza che il movimento del braccio di Romano non ha nulla a che fare col saluto fascista ma al contrario testimonia il suo invito ai presenti ad astenersi dal saluto. - sottolineano da Fdi -. Basta verificare il movimento del suo braccio, peraltro assente durante le chiamate consecutive che comunque la Cassazione ha sancito non essere reato se effettuato in un funerale”.

La Russa si scusa ma non si pente

Nella serata di mercoledì era arrivata anche una lettera di scuse firmata dallo stesso La Russa e destinata alla giunta regionale. L'assessore alla sicurezza, comunque, non ha rinnegato il gesto compiuto, anzi: "Non è stato commesso alcun atto illecito, come fior di sentenze di numerosi tribunali confermano - ha fatto sapere l'esponente di Fdi -. I fatti oggetto dell’odierna polemica sono lontani anni luce da tutto ciò che può essere accostato al fascismo. Si è trattato dell’ultimo saluto destinato a una vita che è volata in cielo, nel cordoglio dei cari e degli amici fraterni e nel rispetto delle sue ultime volontà".

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