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San Siro, Legambiente: "Allargare la visione connettendo i parchi vicini"

Presa di posizione dell'associazione ambientalista

Dopo la notizia che la Commissione regionale per i beni culturali, dipendente dal Ministero, ha ritenuto non meritevole di tutela lo stadio Meazza, Legambiente prende posizione sull'argomento e invita a guardare non solo alla questione stadio ma anche all'intera parte ovest della città di Milano. "Non vediamo la necessità di avere due stadi nello stesso luogo", esordisce l'associazione riferendosi ai nuovi progetti di Milan e Inter che conservano una parte del Meazza. "Vorremmo concentrarci su quella che si potrebbe già annunciare come una nuova massiccia edificazione sulla città, in un’area già abbastanza colorata di grigio e congestionata dal traffico".

Legambiente ricorda la necessità, in particolare, di connettere i grandi parchi che fanno dell'ovest Milano la parte più verde della città: Boscoincittà, Parco di Trenno e Parco delle Cave, che attualmente non sono collegati tra loro: soltanto tra Parco di Trenno e Boscoincittà è possibile transitare, attraverso un percorso che però non è strutturato e organizzato, e non tutti conoscono. Ma non solo: ci sono anche il Monte Stella, Cascina Linterno, l'Ippodromo e Piazza d'Armi, che diventerà un parco. 

"Il progetto parli anche delle zone intorno allo stadio"

"Oggi l'ambito dello stadio appare in tutta la sua desolante vastità, un'impalcatura ferrosa che svetta sulla copertura grigia del suolo, una ciambella con un contorno di cemento. Ancora più attorno edifici e aree verdi, in gran parte private, per nulla connesse con i vicini sistemi di verde pubblico. Il progetto si concentra troppo su se stesso: come salvare lo stadio originario, dove costruire il nuovo, come immettere nuovi importanti volumi in un’area, tra l’altro, già abbastanza edificata. Difficile invece trovare nel progetto complessivo elementi che colleghino, ad esempio, le grandi aree verdi pubbliche di quella zona di città per decongestionare e alleggerire la pressione, soprattutto del traffico, durante i grandi eventi".

"Il Meazza rinnovato - afferma Legambiente, facendo intendere di 'tifare' per la ristrutturazione anziché per la costruzione di un nuovo impianto - deve emergere da un abbraccio di verde, di qualità e accessibile, finalizzato ad aumentare la dotazione di spazi di verde pubblico di una città che, nonostante gli sforzi di questi ultimi anni, ne rimane gravemente sottodotata rispetto alle altre grandi città europee, anche in rapporto alla crescita demografica milanese che, se come ci auguriamo proseguirà nei prossimi anni, acuirà il bisogno di verde fruibile la cui insufficienza è stata fortemente percepita nelle difficili settimane di lockdown".

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