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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Scali ferroviari, il Tar dà ragione al Comune di Milano: via alla riqualificazione

Respinti i ricorsi sull'accordo di programma

E' legittimo l’accordo di Programma per la rigenerazione degli Scali Ferroviari sottoscritto il 20 giugno 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia, FS Sistemi Urbani, Ferrovie dello Stato Spa e Savills e ratificato dal Comune di Milano il 13 luglio 2017. Lo ha stabilito il Tar della Lombardia, respingendo e in parte dichiarado inammissibili i ricorsi presentati nel 2017 e nel 2018 da diversi soggetti.

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«È un grande giorno per Milano - dichiara l’assessore all’urbanistica Pierfrancesco Maran -. Non abbiamo mai avuto dubbi sulla legittimità dell’Accordo di Programma che consentirà dopo anni di recuperare 7 aree ferroviarie dismesse, 1.250.000 metri quadrati di territorio che verrà rigenerato, con nuovo verde, servizi e housing sociale. In questi mesi infatti siamo andati avanti con bandi e gare che ci hanno consentito di arrivare ad oggi ad uno stadio già avanzato. Ringraziamo l’avvocatura per averci sostenuto in questo percorso. Ora avanti con il più importante progetto urbanistico per Milano 2030». 

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Il primo ricorso era stato presentato il 28 ottobre 2017 da un gruppo di cittadini, alcuni dei quali hanno successivamente rinunciato. Il Tar ritiene infondata l’accusa secondo cui l’Accordo di Programma sarebbe stato esteso illegittimamente anche a soggetti privati, cosa ritenuta ammissibile e che anzi consente di rendere più efficace il piano, sempre rispettando il perseguimento dell'interesse pubblico.

Il secondo ricorso era stato presentato a febbraio 2018 dall’Associazione Italia Nostra Onlus e si basava su presunte violazioni delle normative, tra cui la presunta inefficacia di tutti gli atti procedimentali che avevano preceduto la sottoscrizione dell’Accordo sottoscritto dalle parti nel 2015 ma poi non ratificata dal Comune. Anche in questo caso tutte le doglianze presentate sono state ritenute infondate o respinte.

Il Tar sottolinea, tra le altre cose, come «trattandosi di Accordo attuativo, e non in variante rispetto alle previsioni urbanistiche vigenti, nessuna ulteriore fase di partecipazione risultava obbligatoria, essendo tale requisito procedurale già soddisfatto in sede di approvazione dello strumento urbanistico generale. Pur in assenza di alcun obbligo di partecipazione, gli Uffici hanno comunque proceduto a rivalutare le osservazioni esistenti, integrando e aggiornando le controdeduzioni alle medesime già formulate in precedenza».

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Otre 675 mila metri quadrati di verde, pari al 65% della superficie territoriale, almeno il 32% delle volumetrie complessive destinate a funzioni non residenziali, almeno il 30% delle volumetrie complessive destinate a residenza sociale e convenzionata, ridistribuzione delle volumetrie verso gli scali di maggior dimensione, 97 milioni di euro per interventi sulla Circle Line, di cui 50 milioni garantiti da FS grazie all’Accordo anche qualora le plusvalenze risultassero inferiori. Inoltre, il 50% delle plusvalenze che potranno aversi oltre i 50 milioni già citati, andranno a finanziare ulteriori interventi sul nodo ferroviario milanese.

Sono i punti chiave dell’Accordo di Programma sottoscritto a giugno 2017 presso lo Scalo Farini da Comune di Milano, Regione Lombardia, Ferrovie dello Stato Italiane con Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani, e Savills Investment Management Sgr (all'epoca proprietaria di una porzione di area all’interno dello scalo Farini, oggi di proprietà di Coima sgr) per la riqualificazione dei 7 scali ferroviari dismessi, che insieme occupano una superficie di 1.250mila metri quadrati, di cui circa 200mila rimarranno a funzione ferroviaria.

Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione territoriale in Italia e in Europa. L’Accordo recepisce le richieste indicate dal Consiglio Comunale e le istanze emerse durante il lungo percorso di partecipazione e dibattito pubblico che nei mesi precedenti ha visto il coinvolgimento di oltre 60mila persone attraverso incontri pubblici promossi dall’Amministrazione ed FS.

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