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"Stipendi tagliati del 60% e più lavoro": esplode la rabbia dei giornalisti del Pirellone

Scatta lo stato di agitazione per Lombardia notizie, l'agenzia di stampa della giunta. I fatti

Carichi di lavoro aumentati e compensi diminuiti. È la paradossale situazione che stanno affrontando i giornalisti di "Lombardia notizie", l'agenzia di stampa della giunta regionale, che dall'ultimo weekend hanno ufficialmente dichiarato lo stato di agitazione. 

I cronisti, che già nei giorni scorsi avevano denunciato i rischi per 5 di loro che hanno il contratto in scadenza - e che potrebbero essere sostituiti da nuovi precari - hanno deciso di proclamare una sorta di sciopero bianco rispettando turni e orari di un contratto che, evidentemente, non ritengono adeguato alle loro prestazioni. 

"Ogni giorno, dal 21 febbraio 2020, con spirito di responsabilità e assoluto rispetto per i cittadini lombardi che durante l'emergenza covid dovevano essere tempestivamente e quotidianamente informati, la redazione di Lombardia Notizie ha lavorato senza soste, così come è sempre stato nella sua storia ultradecennale. Cessata la fase emergenziale più acuta e pressante, Lombardia Notizie rende noto che si trova costretta a svolgere la propria attività rispettando l'inquadramento contrattuale deciso dalla giunta", si legge nella nota con cui la redazione ha dichiarato lo stato di agitazione. 

"A partire da questa settimana, l'attività dell'agenzia di stampa terminerà alle ore 19 del venerdì e riprenderà il lunedì mattina dalle ore 8. Il nostro lavoro preciso e puntuale proseguirà, dunque, secondo quanto disposto dal nostro inquadramento di 'giornalista pubblico' che non prevede sia prestata alcun tipo di attività durante i festivi e nei fine settimana. Al contrario di quanto accade per altri colleghi della pubblica amministrazione, in primis quelli dell'Ufficio stampa del consiglio regionale della Lombardia cui fortunatamente continua a essere riconosciuto il contratto nazionale dei giornalisti, e di altri colleghi di regioni differenti dalla Lombardia, questa amministrazione ha scelto di non riconoscere le peculiarità che caratterizzano la nostra professione cancellando arbitrariamente - e senza nessuna possibilità di trattativa - il contratto nazionale di lavoro giornalistico arrivando non solo a ridurre gli stipendi anche del 60%, ma anche a chiedere un surplus di lavoro al quale la redazione non si è mai sottratta", hanno messo nero su bianco i giornalisti, schierandosi apertamente contro il Pirellone. 

"Con spirito di responsabilità abbiamo sempre assicurato il nostro servizio affidabile, tempestivo e riconosciuto, incrementando i prodotti editoriali che curiamo, tra cui la nuova testata online che ha contribuito a farci affermare come quarta agenzia italiana per presenza sul digital. A fronte di tutto questo, registriamo che nulla di concreto è stato fatto neanche per garantire un futuro professionale ai nostri cinque colleghi in scadenza di contratto - regolarmente assunti a seguito di selezione pubblica - che, anche durante la pandemia, hanno offerto prestazioni che andavano ben oltre quanto previsto dall'inquadramento contrattuale del giornalista pubblico", hanno concluso dall'agenzia.
 

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