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Milano, riders in sciopero. Niente consegne e un appello ai clienti: "Non ordinate cibo"

Il 26 marzo rider in sciopero a Milano: "Spegni lo sfruttamento". La mobilitazione

Stop alle consegne. E, almeno questo è il loro auspicio, stop agli ordini. I riders di Milano rialzano le barricate e tornano a scioperare  per vedere riconosciuti, spiegano, "i diritti per i quali lottiamo da anni". 

"Lo scorso 25 febbraio una partecipatissima assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della rete 'RiderXiDiritti', che ha coinvolto centinaia di rider da più di 30 città italiane, ha proclamato per il 26 marzo il blocco del servizio di food delivery in tutto il Paese", si legge sulla pagina "Deliverance Milano", il sindacato metropolitano dei fattorini. 

"Nonostante a noi rider sia stato chiesto di lavorare durante tutta la pandemia e nonostante il governo ci abbia equiparato a lavoratori essenziali durante l'emergenza sanitaria, continuiamo a non vederci riconosciuti i diritti per i quali lottiamo da anni - sottolineano -. Non abbiamo più tempo da perdere", che è quanto avevano già rivendicato a novembre, quando i riders avevano messo in scena una serie di picchetti e manifestazioni spontanee mandando nel caos le app di food delivery. 

"Chiediamo di ottenere giustizia e un trattamento dignitoso che non può che passare attraverso il riconoscimento di istituti contrattuali fondamentali come la malattia, le ferie, il congedo parentale, la paga oraria che ci liberi dal ricatto del cottimo, il Tfr, un monte ore minimo garantito e i diritti sindacali - chiedono i lavoratori -. Porteremo avanti la nostra battaglia fino a quando non avremo quello che ci spetta", la loro promessa. 

E da qui un appello ai clienti: "Per questo motivo, per tutta la giornata del 26 marzo ti chiediamo un aiuto concreto e di non utilizzare nessun servizio di consegna a domicilio tramite app - la loro richiesta ai cittadini -. L’invito è quello anche di condividere gli hashtag del blocco del consumo e promuoverne la diffusione attraverso i social, partecipando alle iniziative in programma, affinché il messaggio di boicottaggio possa diffondersi il più possibile in tutte le case degli italiani".
 

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