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Ancora sciopero: operai sdraiati in terra e camion bloccati

Accade a Truccazzano, dove prosegue la mobilitazione davanti ai magazzini Unes, nata dopo l'annuncio della coop Lgd sul licenziamento di 41 persone

Di nuovo sciopero, di nuovo camion bloccati e, di nuovo, operai straiati per terra. Non si ferma la mobilitazione davanti ai magazzini Unes, nata che la coop Lgd ha annunciato licenziamento di 41 persone. Questa volta i partecipanti alla protesta, guidata da Sì Cobas, si sono trovati nella serata di venerdì 26 dicembre e all'alba di lunedì 27 dicembre nella sede di Truccazzano, hinterland est di Milano.

"Abbiamo bisogno di rinforzi, accorrete. La lotta non si ferma fino alla vittoria, non conosce sosta, neanche a Natale e Santo Stefano. Avanti Sì Cobas!", scrive la sigla sindacale. Sul posto sono accorse tre camionette della polizia di Stato che hanno liberato la strada bloccata dai manifestanti. Davanti al magazzino Unes, rimasto completamente fermo, si è formata una lunga fila di camion, che per ore e ore sono rimasti impossibilitati a scaricare le merci. 

La vertenza

Nel corso degli ultimi mesi negli stabilimenti della coop si erano registrate diverse proteste dei lavoratori, anche con alcuni tafferugli. L'azienda Lgd, con piattaforme logistiche a Truccazzano, Vimodrone e Pozzuolo Martesana, in una nota si era definita "vittima di ben 18 blocchi violenti di merci e persone nell’arco di 4 settimane, ad opera di un gruppo di lavoratori". La decisione di lasciare a casa più di 40 operai, aveva scritto la coop, era "arrivata a valle di uno stato di agitazione proclamato su presunte irregolarità, poi cadute alla verifica dei fatti".

"Non si tratta - aveva detto il presidente della Cooperativa, Giuseppe Ghezzi - di manifestazioni di sciopero sempre rispettate e garantite, ma di veri e propri illeciti per i quali è stato anche aperto un fascicolo in procura. Ribadiamo che ogni richiesta del sindacato è stata chiarita da Lgd nel corso di ben tre incontri avuti con parte sindacale e sollecitati dal Prefetto. A fronte di ciò, la stessa prefettura ha chiesto una presa d’atto al sindacato di aver tenuto una reazione sproporzionata rispetto ai fatti contestati all’azienda, ma la risposta del sindacato è stata negativa".

"La cooperativa Lgd del gruppo Brivio e Viganò ha licenziato 40 lavoratori dello stabilimento di Truccazzano che lavorano per Unes, già sospesi cautelarmente dal 23 agosto - aveva invece spiegato in una nota il sindacato alla guida delle proteste - 'colpevoli' di aver scioperato il 19 e 20 agosto per l'applicazione dei contratti. Poi hanno dovuto lottare per un mese per tornare al lavoro, con la polizia che è intervenuta in forze a sgomberare i picchetti e a dare fogli di via ai lavoratori".

"Lgd - ha continuato a replicare la sigla sindacale dopo l'annuncio dei licenziamenti - nelle ultime due settimane ha finto di trattare con il Sì Cobas in una mediazione della Prefettura, per il rientro dei lavoratori, ma alla fine ha posto la condizione inaccettabile che si autoaccusassero di avere fatto una lotta 'sproporzionata' e quindi di avere inferto danni sproporzionati all'azienda per poi poterli denunciare e chiedere loro i danni. Lgd vuole eliminare il Sì Cobas, il sindacato scelto dai lavoratori dal magazzino Unes di Trucazzano per imporre lo sfruttamento che già c'è a Vimodrone, sempre al magazzino Unes, con il lavoro a cottimo e l'accondiscendenza della Cisl per aumentare i suoi profitti".

"Unes Supermercati - aveva precisato la società in una nota - non ha operato alcun licenziamento presso il proprio deposito di Truccazzano. Unes Supermercati, infatti, non ha alcun rapporto con i manifestanti o con i lavoratori che protestano contro i licenziamenti, dipendenti della cooperativa subappaltata da Brivio e Viganò Logistics srl, partner logistico di Unes Supermercati".

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