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Sciopero a Vimodrone (Milano), momenti di tensione con le forze dell'ordine

Prosegue la mobilitazione contro i 41 licenziamenti annunciati dalla coop Lgd

È sciopero alla Unes di Vimodrone, hinterland nord est di Milano. La mobilitazione, indetta da Sì Cobas, chiede il reintegro dei lavoratori licenziati. Sul posto, nella prima mattinata di martedì 2 novembre, polizia, carabinieri e 118.

Sciopero a Truccazzano

Alcuni momenti di tensione sono stati registrati quando gli scioperanti si sono seduti per terra bloccando gli accessi e sono quindi stati spostati di peso dalle forze dell'ordine. Alcuni dei lavoratori, che poi si sono spostati davanti al supermercato Unes, sarebbero rimasti contusi, venendo soccorsi dal personale della Croce rossa.

A incrociare le braccia nei giorni scorsi erano stati anche i lavoratori della Unes di Truccazzano. Le iniziative di protesta fanno seguito all'annuncio del licenziamento di 40 lavoratori da parte della cooperativa Lgd, azienda subappaltatrice per il gruppo Brivio e Viganò Logistics nella gestione di magazzino nei depositi Unes di Truccazzano e Vimodrone (Milano). 

"Unes Supermercati - precisa la società in una nota - non ha operato alcun licenziamento presso il proprio deposito di Truccazzano. Unes Supermercati, infatti, non ha alcun rapporto con i manifestanti o con i lavoratori che protestano contro i licenziamenti, dipendenti della cooperativa subappaltata da Brivio e Viganò Logistics srl, partner logistico di Unes Supermercati".

La vertenza

Nel corso degli ultimi mesi negli stabilimenti della coop si erano registrate diverse proteste dei lavoratori, anche con alcuni momenti di tensione. L'azienda, con piattaforme logistiche a Truccazzano, Vimodrone e Pozzuolo Martesana, in una nota si era definita "vittima di ben 18 blocchi violenti di merci e persone nell’arco di 4 settimane, ad opera di un gruppo di lavoratori". La decisione di lasciare a casa ben 40 operai, aveva scritto la coop, era "arrivata a valle di uno stato di agitazione proclamato su presunte irregolarità, poi cadute alla verifica dei fatti".

"La cooperativa Lgd del gruppo Brivio e Viganò ha licenziato 40 lavoratori dello stabilimento di Truccazzano che lavorano per Unes, già sospesi cautelarmente dal 23 agosto - aveva invece spiegato in una nota il sindacatoalla guida delle proteste - 'colpevoli' di aver scioperato il 19 e 20 agosto per l'applicazione dei contratti. Poi hanno dovuto lottare per un mese per tornare al lavoro, con la polizia che è intervenuta in forze a sgomberare i picchetti e a dare fogli di via ai lavoratori".

"Lgd - ha continuato a replicare la sigla sindacale dopo l'annuncio dei licenziamenti - nelle ultime due settimane ha finto di trattare con il Sì Cobas in una mediazione della Prefettura, per il rientro dei lavoratori, ma alla fine ha posto la condizione inaccettabile che si autoaccusassero di avere fatto una lotta 'sproporzionata' e quindi di avere inferto danni sproporzionati all'azienda per poi poterli denunciare e chiedere loro i danni. Lgd vuole eliminare il Sì Cobas, il sindacato scelto dai lavoratori dal magazzino Unes di Trucazzano per imporre lo sfruttamento che già c'è a Vimodrone, sempre al magazzino Unes, con il lavoro a cottimo e l'accondiscendenza della Cisl per aumentare i suoi profitti".

"Un fatto gravissimo che noi abbiamo appreso dai giornali". Così il sindacato Sì Cobas aveva commentato la decisione della cooperativa Lgd di licenziare 40 persone in seguito alle molteplici e accese proteste dei lavoratori che si erano svolte davanti ai suoi stabilimenti nel corso dei mesi scorsi.

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