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Ancora sciopero a Vimodrone (Milano): tensione con le forze dell'ordine

Le proteste sono iniziate prima dell'alba di giovedì 30 dicembre. Bloccati i camion in arrivo al magazzino

Picchetto dei lavoratori prima dell'alba, camion completamente bloccati e momenti di forte tensione con carabinieri e polizia. Il copione è ancora quello delle proteste che si sono tenute a più riprese nei giorni scorsi. Lo stesso, giovedì 30 dicembre, il luogo, il magazzino di Unes di viale delle Industrie a Vimodrone, hinterland nord est di Milano.

Il motivo alla base della protesta è sempre il medesimo: chiedere il reintegro delle 41 persone licenziate da parte della coop Lgd, azienda subappaltatrice per il gruppo Brivio e Viganò Logistics nella gestione di magazzino nei depositi Unes di Truccazzano e Vimodrone (Milano).

A più riprese i partecipanti alle proteste si sono confrontati in modo accesso con le forze dell'ordine, che li hanno trascinati via per liberare la strada e far passare i camion. Sul posto anche un'ambulanza per medicare sul posto alcuni scioperanti a causa di alcune contusioni.

VIDEO. Gli scontri tra lavoratori e polizia a Vimodrone

Scioperi e blocchi non stop

Nel corso degli ultimi mesi erano stati organizzati numerosi presidi, scioperi e veri e propri blocchi delle merci. Lgd, con piattaforme logistiche a Truccazzano, Vimodrone e Pozzuolo Martesana, in una nota si era definita "vittima di ben 18 blocchi violenti di merci e persone nell’arco di 4 settimane, ad opera di un gruppo di lavoratori". La decisione di lasciare a casa ben 40 operai, aveva scritto la coop, era "arrivata a valle di uno stato di agitazione proclamato su presunte irregolarità, poi cadute alla verifica dei fatti".

"Non si tratta - aveva detto il presidente della Cooperativa, Giuseppe Ghezzi - di manifestazioni di sciopero sempre rispettate e garantite, ma di veri e propri illeciti per i quali è stato anche aperto un fascicolo in procura. Ribadiamo che ogni richiesta del sindacato è stata chiarita da Lgd nel corso di ben tre incontri avuti con parte sindacale e sollecitati dal Prefetto. A fronte di ciò, la stessa prefettura ha chiesto una presa d’atto al sindacato di aver tenuto una reazione sproporzionata rispetto ai fatti contestati all’azienda, ma la risposta del sindacato è stata negativa".

"La cooperativa Lgd del gruppo Brivio e Viganò ha licenziato 40 lavoratori dello stabilimento di Truccazzano che lavorano per Unes, già sospesi cautelarmente dal 23 agosto 'colpevoli' di aver scioperato il 19 e 20 agosto per l'applicazione dei contratti  - era stata la replica del sindacato alla guida delle proteste -. Poi hanno dovuto lottare per un mese per tornare al lavoro, con la polizia che è intervenuta in forze a sgomberare i picchetti e a dare fogli di via ai lavoratori".

"Lgd - ha continuato la sigla sindacale dopo l'annuncio dei licenziamenti - nelle ultime due settimane ha finto di trattare con il Sì Cobas in una mediazione della Prefettura, per il rientro dei lavoratori, ma alla fine ha posto la condizione inaccettabile che si autoaccusassero di avere fatto una lotta 'sproporzionata' e quindi di avere inferto danni sproporzionati all'azienda per poi poterli denunciare e chiedere loro i danni. Lgd vuole eliminare il Sì Cobas, il sindacato scelto dai lavoratori dal magazzino Unes di Trucazzano per imporre lo sfruttamento che già c'è a Vimodrone, sempre al magazzino Unes, con il lavoro a cottimo e l'accondiscendenza della Cisl per aumentare i suoi profitti".

"Unes Supermercati - aveva poi precisato la società in una nota - non ha operato alcun licenziamento presso il proprio deposito di Truccazzano. Unes Supermercati, infatti, non ha alcun rapporto con i manifestanti o con i lavoratori che protestano contro i licenziamenti, dipendenti della cooperativa subappaltata da Brivio e Viganò Logistics srl, partner logistico di Unes Supermercati".

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