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Il destino della scuola di via Vivaio / Monforte / Via Vivaio

Scuola via Vivaio, i genitori (e Salvini) contro lo spostamento: "Dateci un anno di tempo"

Il sopralluogo in viale D'Annunzio, dove il comune di Milano vuole trasferire la scuola dopo la scadenza del contratto d'affitto presso l'Istituto dei Ciechi

Il comune di Milano si avvia a 'consegnare' alcune aule dell'edificio di viale D'Annunzio, in Darsena, per ospitare la scuola media speciale di via Vivaio, zona Monforte: attualmente è all'interno dell'Istituto dei Ciechi, ma il contratto non è stato rinnovato perché giudicato troppo oneroso per il comune di Milano.

Venerdì mattina si è effettuato un sopralluogo in quella che, nelle intenzioni di Palazzo Marino, sarà la nuova sede, non senza alcune polemiche. Il consiglio d'istituto di via Vivaio aveva infatti escluso che D'Annunzio potesse essere una soluzione adatta e, in mattinata, si è fatto sentire anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, chiedendo al comune di ripensarci: "Non è questa la Milano col cuore in mano che conoscevamo. Ci sono alcune cose, come la serenità di queste persone, che non hanno prezzo".

Tra i presenti al sopralluogo gli assessori Anna Scavuzzo (istruzione) e Emmanuel Conte (bilancio), oltre alla dirigente di via Vivaio, Laura Lucia Corradini, e una rappresentanza di genitori, guidata da Verbena Roscalla. Scavuzzo ha replicato a Salvini invitandolo a visitare l'edificio di viale D'Annunzio, ma Roscalla, interpellata dall'agenzia MiaNews, ha chiesto al comune di rimandare di un anno il cambio di sede.

I genitori: "Dateci un anno di tempo"

"Tutti i genitori si sono resi conto una settimana fa (quando Scavuzzo ha reso nota la scelta, n.d.r.) che c'è la concreta possibilità di venire in una sede così distante da dove hanno iscritto i figli, a iscrizioni chiuse (per l'anno prossimo, n.d.r.) e senza la possibilità di cambiare", ha affermato Roscalla: "Il timore è che questo trasloco improvviso possa disgregare la scuola, perché molte famiglie non saranno più in condizione di frequentare. Questo vuol dire rivoluzionare la vita di 250 famiglie senza che ne sapessero prima. Quindi chiediamo almeno un anno per organizzare qusto cambio di sede. Si sta parlando solo di spazi immobiliari, senza tenere conto delle esigenze dei ragazzi".

Scavuzzo ha illustrato i lavori di cui ha bisogno il plesso di viale D'Annunzio per ospitare la scuola Vivaio: palestra e refettorio da ripristinare, inannzitutto, ma anche altre opere di manutenzione, per adeguare l'immobile alla normativa sulle scuole. Ai genitori ha garantito che il comune cercherà di tenere conto della preoccupazione "per chi fa più fatica nei cambiamenti".

Fi: "Il comune impone una scelta"

Critico Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia, che ha rilanciato la proposta di prorogare il contratto con l'Istituto dei Ciechi di via Vivaio, proprietario della sede attuale, per un altro anno: "Appare ancora una volta evidente che il comune voglia andare avanti per la propria strada, imponendo una scelta senza un reale percorso condiviso", ha commentato. Per l'esponente forzista, prorogare di un anno la permanenza in via Vivaio garantirebbe continuità didattica "mettendo al centro gli interessi formativi delle alunne e degli alunni".

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