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Il 25 luglio finisce l'acqua per irrigare in Lombardia

Lo ha detto il governatore Fontana, secondo le ultime stime (senza piogge). Per l'acqua potabile, invece, "per ora non ci sono problemi"

La situazione siccità in Lombardia è critica, soprattutto per le conseguenze sull'agricoltura. A dirlo il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, il quale ha avvertito: "Le ultime riserve per l'agricoltura si stanno esaurendo e oltre il 25-30 luglio non possiamo andare. Per l'acqua potabile, grazie al cielo, la falda è ancora ricca e non abbiamo, per ora, preccupazioni". "Adesso - ha aggiunto il governatore - l'unica cosa che possiamo auspicare è che cominci a piovere. Oltre il 25 di luglio non riusciamo ad andare".

"Con meno 61% di risorsa idrica rispetto allo storico, con zero neve sulle montagne, da sempre il nostro magazzino per affrontare l'estate diventa veramente difficile gestire e coordinare la stagione irrigua ma Regione Lombardia sta facendo un lavoro molto attento in coordinamento con le associazioni e gli enti preposti per far fronte alla situazione  - ha spiegato l'assessore regionale agli enti locali, montagna e piccoli comuni, Massimo Settori, presente giovedì 14 luglio insieme a Fontana -. Abbiamo messo in campo il primo provvedimento il 31 marzo, alla luce del fatto che c'era poca risorsa idrica e abbiamo deciso di posticipare i rilasci. Dopo 10 giorni, avevamo ottenuto una piccola scorta e così è partita la stagione irrigua".

"Sulla situazione idropotabile non ci sono particolari criticità - ha chiarito l'assessore Sertori - sono stati fatti però appelli ai cittadini per un uso consapevole dell'acqua. I problemi persistono sull'acqua ad uso irriguo per la quale l'obiettivo che ci siamo posti e per cui ci stiamo adoperando è quello di salvare almeno il primo raccolto". "Stiamo cercando di lavorare per scongiurare il più possibile lo stato di calamità, ma qualora vi fosse la necessità - ha sottolineato Sertori - siamo pronti a chiederlo".

Sertori ha poi evidenziato le differenze con lo stato di emergenza che "abbiamo chiesto ed è stato varato dal Consiglio dei ministri anche se stiamo aspettando un decreto e i poteri commissariali". Lo stato di calamità invece si richiede "a evento avvenuto". Per esempio "se dovesse andare in malora un raccolto perché non c'è stata l'acqua allora lo si richiede - ha concluso - per creare delle situazioni di indennizzo". 

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