Cosa sta succedendo in Porta Venezia
L'associazione commercianti Porta Venezia Milano Rainbow District lancia l'allarme sicurezza
Suona l'allarme sicurezza in Porta Venezia. A suonarlo sono i commercianti che, in una lettera di "estrema urgenza" al comune, alla Prefettura e alla questura di Milano chiedono "supporto e intervento immediato". "Alla luce dei fatti e dei più recenti episodi di violenza avvenuti in Porta Venezia segnaliamo nuovamente la complessa e pericolosa situazione che in questi ultimi anni si è creata attorno al quadrilatero del Lazzaretto, compreso tra viale Vittorio Veneto, corso Buenos Aires, viale Tunisia e via Lazzaretto: servono presidio delle forze dell'ordine, l'emissione di un'ordinanza che faccia rispettare la la chiusura di tutti i locali alle 2 e l'istituzione di una Ztl per limitare il parcheggio selvaggio", si legge.
"Evidenziamo come il livello di pericolo si innalzi soprattutto lungo l’area verde dei Bastioni, completamente degradata, non controllata e centro della microcriminalità locale: un’area ormai percepita come inaccessibile vista la presenza di individui dediti a spaccio e borseggi che rendono il quartiere insicuro e il verde non fruibile dalla collettività. Situazione già da noi denunciata più volte e che aveva visto anche la nostra proposta di realizzare dei mercatini lo scorso dicembre, naufragata dopo delle richieste economiche stratosferiche di cauzione per il rispetto del verde, lo stesso occupato da sbandati. Si ritiene pertanto indispensabile che venga predisposto quanto prima un presidio fisso da parte delle forze dell’ordine, in coordinamento con Questura e Prefettura, a tutela dei residenti, dei commercianti, dei loro clienti e di tutte le persone che abitano il quartiere stesso", spiega nella lettera il presidente dei commerciati di zona Paolo Sassi.
"L’associazione ha attivato, con i suoi aderenti, una serie di azioni e di buone pratiche volte a mitigare e allontanare il fenomeno della 'mala movida' condividendo un codice etico di condotta, una autoregolamentazione che persegue la legalità, decoro, pulizia, sicurezza e rispetto contrastando malcostume e violazioni. Attraverso la sua cordata di operatori economici, raccoglie inoltre segnalazioni, suggerimenti e criticità instaurando un dialogo costruttivo e costante con le istituzioni, le associazioni di categoria e gli abitanti dell’area - continuano i promotori dell'associazione -. Purtroppo numerosi esercizi commerciali, benché a conoscenza di queste autodisposizioni oltre che dei regolamenti e delle ordinanze comunali, ignorano volutamente le regole e il buonsenso, cagionando numerosi disagi e alimentando fenomeni di degrado urbano".
E ancora: "A più riprese l’associazione ha dunque segnalato agli organi competenti l’elenco delle suddette imprese, invocando controlli severi e tempestivi, senza ottenere ad oggi riscontri concreti. A questo proposito, crediamo sia utile insistere nel rimarcare come nella zona operino, senza ostacolo, minimarket e piccole rivendite che, di fatto, somministrano alcolici direttamente in vetro, senza rispettare orari e modalità di somministrazione e smaltimento. Abbiamo più volte evidenziato come queste attività, che posseggono autorizzazioni completamente differenti dai locali di somministrazione, siano i principali fornitori per gruppi di avventori che occupano androni e zone di passaggio fino a ben oltre i nostri orari di chiusura, lasciando conseguente sporcizia e degrado che spesso vengono imputati, generalizzando, alla sola presenza dei locali. A questi si aggiungono inoltre veri e propri rivenditori abusivi che circolano da tempo indisturbati nonostante le forze dell’ordine ne siano perfettamente a conoscenza, anche in forza di ripetute segnalazioni da parte dei nostri associati. Ad oggi riteniamo che l’unica soluzione attuabile nel breve periodo, che consenta il miglioramento della situazione corrente, sia l’introduzione da parte del comune di Milano di un’ordinanza, anche contingibile e urgente, che imponga la chiusura di tutti i locali alle ore 2, combinata a controlli sulla sua effettiva attuazione come anche rispetto alle disposizioni già esistenti, in attesa che vengano adottati provvedimenti più strutturali come l’auspicato regolamento limitativo sull’apertura di nuovi pubblici esercizi, che riteniamo essere la via maestra per risolvere le annose problematiche, evitando così contenziosi giudiziali", una delle soluzioni offerte dai commercianti.
"Va da sé che, indipendentemente dai provvedimenti adottati, è necessario un presidio serrato della polizia locale che controlli il rispetto delle normative da parte delle attività di somministrazione e vendita presenti nella zona, come anche i dehor fatiscenti che purtroppo troviamo anche nel quadrilatero del Lazzaretto. L’associazione commercianti porta Venezia Milano rainbow District promuove iniziative virtuose volte a promuovere valori come la solidarietà e l’inclusività definendo un safe space per quanti necessitano di supporto e protezione e valorizzando l’apporto costruttivo di ogni differenza per la città e i cittadini. In occasione del mese del Pride, ha ideato e organizzato una manifestazione, patrocinata dal Comune di Milano, denominata 'Orgoglio Porta Venezia', in cui i locali aderenti, rispettando le regole su orari e sicurezza, hanno dimostrato che è possibile con professionalità, senso civico e spirito di collaborazione, garantire un livello di qualità adeguato agli standard dell’area e nel rispetto delle regole cittadine. Inoltre l’Associazione, aderendo a quanto suggerito dalla Prefettura di Milano nell’ambito del protocollo di intesa finalizzato alla collaborazione per la realizzazione di azioni congiunte a favore dei giovani nell’ambito del divertimento notturno nelle zone della movida, ha attivato un servizio di sicurezza sussidiaria che in questi mesi presiederà il territorio con il coordinamento delle Forze dell’Ordine, come già avviene da due anni a questa parte, con l’obiettivo di contrastare e prevenire comportamenti antisociali, disincentivare e fronteggiare l’attività criminosa di spacciatori, borseggiatori e scippatori. La sicurezza e il contrasto al degrado passano anche dalla lotta al senso di impunità in più ambiti e per questo motivo è stato richiesto un maggior controllo da parte della polizia locale e l’istituzione di una Ztl notturna, per evitare doppie file e parcheggi selvaggi in viale Tunisia, via Tadino, via Lecco, via Settala, via Panfilo Castaldi e via Lazzaro Palazzi costantemente coinvolte nelle ore serali e notturne. In attesa di ricevere riscontro alla lettera inviata alle Istituzioni è pronta ad attuare azioni concrete, resta disponibile al dialogo e ad ogni necessario confronto con tutti gli uffici interessati allo scopo di delineare un percorso volto a porre fine al degrado del quartiere e farlo risplendere come meriterebbe", concludo i commercianti.
La lettera dell'associazione ha già ottenuto un primo riscontro, con l'intervento di Michele Albiani, consigliere comunale Pd e presidente della commissione Sicurezza di Palazzo Marino. "I commercianti rispettosi delle regole parlano chiaro: la situazione di Porta Venezia sta tornando a essere insostenibile. Le richieste sottoposte per l’ennesima volta sono sacrosante e da prendere in considerazione con serietà e impegno", le sue parole. "Dai controlli indispensabili nei locali che rimangono aperti anche tutta la notte, sanzionandoli pesantemente e, qualora recidivi, chiudendoli. Mentre la Prefettura deve comprendere la necessità di un presidio fisso. Sulla Ztl che tuteli i residenti, ci sono già dei ragionamenti in essere. Entro l’estate - ha garantito - avvierò un percorso in commissione per discutere di questi temi".