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Smog in Lombardia, meno inquinamento ma lontani da obiettivo Ue

La critica del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Massimo De Rosa dopo che la presentazione dei dati sulla qualità dell'aria dell'assessore regionale all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo

"Per raggiungere l’obiettivo degli zero sforamenti entro il 2025, non bastano i timidi miglioramenti mostrati oggi dall’assessore Cattaneo". Queste le parole del consigliere regionale del Movimento cinque stelle Massimo De Rosa a commento dei dati sulla qualità dell’aria in Lombardia presentati dall'assessore regionale ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo.

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"Registriamo positivamente i dati mostrati oggi - ha continuato il consigliere pentastellato - sebbene il limite di non più di 35 giorni all’anno di Pm10 oltre il limite venga ancora superato, così come ritengo sia apprezzabile che la Giunta si sia finalmente accorta di quanto gli allevamenti intensivi agiscano in maniera negativa sulla qualità dell’aria".

"Allo stesso tempo - prosegue De Rosa - ben venga l’apertura del bando, nel marzo 2022, per la sostituzione degli impianti termici a biomassa. Misure che però da sole non bastano. Lavoreremo in Consiglio regionale affinché le politiche regionali vadano verso la sostenibilità dell’agricoltura e la riduzione degli allevamenti intensivi, per andare verso un sistema agro-zootecnico sostenibile. Spingeremo sull’aumento dei controlli, sul rispetto della normativa degli impianti termici e affinché vengano garantite le adeguate risorse economiche per l’efficientamento energetico degli edifici, che permette una forte riduzione dei consumi e delle emissioni. A tal proposito il bonus 110% voluto dal M5S certamente contribuisce e contribuirà al miglioramento della qualità dell’aria, grazie al rinnovamento degli impianti, all’incentivazione all’uso di energie rinnovabili e alla riduzione di sprechi e dispersioni".

I dati sulla qualità dell'aria in Lombardia

"I dati dicono in maniera inconfutabile che l'andamento della qualità dell'aria in Lombardia continua a migliorare" e "le politiche che abbiamo messo in atto ci permetteranno di avere il rispetto di tutti i limiti entro il 2025". Questa invece la posizione dell'assessore regionale all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo presentando i dati annuali sulla qualità dell'aria in Lombardia in una conferenza stampa assieme al presidente di Arpa Stefano Cecchin.

"Anche quest'anno abbiamo conferma di una situazione di continuo e progressivo miglioramento - ha sottolineato l'assessore -. Capisco che questo non sia immediatamente percepito perché abbiamo ancora episodi di superamento dei limiti imposti dall'Ue sulle polvere sottili e l'azoto, ma da quattro anni stiamo rispettando la media annua per le polveri sottili e per il biossido di azoto e se guardiamo il trend di miglioramento tutti i dati confermano che l'obiettivo politico che ci eravamo dati per la qualità dell'aria nel 2018, cioè rientrare sotto tutti i limiti entro il 2025, è nel mirino".

Cattaneo ha poi anticipato la linea di intervento per il 2022, spiegando come ci si concentrerà sulla sostituzione degli impianti di riscaldamento a biomassa, prevedendo "l'85% e il 95% di contributi sulla sostituzione delle stufe più inquinanti". Nel 2021 nonostante il traffico sia tornato ad aumentare - ha precisato Cattaneo - si è confermato "un trend in miglioramento sia per il particolato, con il rispetto del valore limite di Pm10 sulla media annua di 40 µg/m³ in tutte le stazioni di rilevamento regionale, sia per i livelli di NO2 (biossido di azoto), che risultano tra i più bassi di sempre".

Nel 2021 - anno ancora in parte interessato da provvedimenti di limitazione delle attività causa pandemia - si sono registrati superamenti del valore limite sulla media annua (40 µg/m³) solo a Milano e Brescia, mentre nel 2020 ciò era accaduto anche a Monza. Anche l'ozono ha visto un più limitato numero di sforamenti delle soglie di informazione e di allarme rispetto agli anni precedenti e, come ormai da anni, benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo si attestano ampiamente sotto i limiti. Il parziale riavvio delle attività rispetto ai provvedimenti di lockdown che hanno caratterizzato il 2020 non ha influito sul trend di costante miglioramento della qualità dell'aria, nonostante nel 2021 anche le condizioni meteoclimatiche non siano state, in generale, particolarmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti. 

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