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Neve a Milano, proteste per mancata pulizia. «Mancavano spalatori per emergenza Covid»

Segnalati in anticipo i punti "sensibili" ma, rispetto al passato, è stato più complicato reclutare il personale

La neve a Milano, lunedì 28 dicembre, ha "acceso" polemiche sia a livello politico sia nei gruppi Facebook di quartiere, dove moltissime persone hanno "riversato" la rabbia per avere trovato marciapiedi e, in alcuni casi, strade o scale del metrò non pulite a sufficienza. Lamentele che hanno generato alcune polemiche da parte dei consiglieri comunali di opposizione e una replica piuttosto piccata del sindaco Beppe Sala, nel pomeriggio. 

Milano: Navigli sotto la neve 28 dicembre 2020 - Foto Melley/MT

Ma in alcuni casi le difficoltà sono state oggettive. Il motivo principale sembra essere la mancanza di spalatori e salatori da impiegare per sstemare strade e marciapiedi. Lo scrive nero su bianco Enrico Fedrighini, consigliere dei Verdi. «In occasione dell'ultima forte nevicata tutto funzionò perfettamente», afferma aggiungendo che, ora, «manca purtroppo lo stesso numero di ispalatori e salatori». 

C'è differenza tra centro storico e periferia? Sì, secondo il consigliere, che era stato assessore al Municipio 8 (Quarto Oggiaro, Gallaratese e così via): «In centro bastano pochi mezzi e l'azione di spazzamento dei portinai; nel resto della città, con grandi spazi aperti, sono fondamentali le braccia che mancano causa forza maggiore».

Punti sensibili segnalati come sempre

Nessuna differenza invece sul fronte della pianificazione: «(Durante l'ultima nevicata) avevamo inviato un elenco dei percorsi da mettere in sicurezza mediante spalatura e/o salatura, grazie a una mappatura costruita con le segnalazioni ricevute dagli abitanti: tutto funzionò perfettamente. La stessa cosa è stata fatta anche stavolta (i percorsi e i punti sensibili non cambiano: sono sempre quelli)».

L'intoppo, la "forza maggiore", è stato chiaramente l'emergenza Covid. Che ha rallentato «l'immediato reclutamento di spalatori avventizi», chiarisce Fedrighini. Tuttavia nel tardo pomeriggio di lunedì la situazione è sembrata migliorare: presso le stazioni delle metropolitane sono stati visti più spalatori all'opera, e per tutta la giornata Amsa ha raccolto segnalazioni su "situazioni prioritarie" cercando di intervenire per risolvere i problemi.

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