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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Stadio, il consiglio comunale vuole discuterne nelle commissioni

Strada tutt'altro che spianata per il nuovo impianto

Il consiglio comunale di Milano sarà impegnato, nelle commissioni, a discutere dello stadio di San Siro. Una specie di 'istruttoria politica', diversa da quella pubblica prevista dal regolamento sulla partecipazione, chiesta dai presidenti di tre diverse commissioni a Palazzo Marino: Alessandro Giungi (Pd, commissione olimpiadi), Bruno Ceccarelli (Pd, rigenerazione urbana) ed Enrico Fedrighini (Lista Sala, affari istituzionali).

La richiesta di avviare la discussione è stata depositata ufficialmente lunedì 29 novembre e, come si legge nel testo, si chiede un lavoro istruttorio per "definire un quadro di priorità" per l'intera area urbana interessata, per "consentire una valutazione informata" su tutti gli interventi in programma "attraverso un quadro completo e integrato delle trasformazioni avviate e di quelle proposte", in un ambito territoriale più vasto della semplice piazza Axum. 

Se infatti i club Milan e Inter propongono la costruzione di un nuovo stadio ad ovest del Meazza, ad est (nell'ex Ippodromo del Trotto) sono appena stati avviati i lavori per un intervento di Hines che prevede un parco e residenze a prezzi calmierati. E poi, vicini ma non direttamente connessi alla zona San Siro, i grandi parchi esistenti: Parco di Trenno, Boscoincittà, Parco delle Cave e Montestella.

"Berlusconi e Moratti vengano in commissione"

Giungi ha poi chiesto che vengano sentiti nelle commissioni comunali Massimo Moratti e Silvio Berlusconi. Il primo ha aderito al recente comitato Sì Meazza (che ha tenuto un'assemblea pubblica sabato 27 novembre), il secondo ha dichiarato che "demolire San Siro sarebbe una ferita". "Sono stati due presidenti che hanno fatto la storia delle nostre squadre", ha dichiarato Giungi: "Per questo chiedo che vengano invitati in sedi istituzionali a esporre il loro pensiero".

Dopo la conferma dell'interesse pubblico sul nuovo stadio, da una parte i due club dovranno rivedere il masterplan per soddisfare i nuovi requisiti richiesti, dall'altra il comitato Sì Meazza è pronto a indire un referendum abrogativo della delibera. Servono 15 mila firme in quattro mesi.

Intanto Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d'Italia, ha rilanciato la sua proposta di tenere due stadi, quello vecchio e quello nuovo, rivelando che il presidente del collegio dei revisori della Lega Serie A Maurizio Dall'Occhio e l'ex presidente dell'Inter Ernesto Pellegrini sono interessati a presiedere un comitato in tal senso. Per La Russa, se abbattere San Siro è "una violazione della milanesità", costruire il nuovo stadio è "nello spirito della milanesità di andare verso l'innovazione". La proposta prevede di tenere il Meazza così com'è per almeno 10-15 anni e disputarvi le partite più importanti, riservando al nuovo stadio (che sarebbe più piccolo) la maggior parte degli incontri sportivi.

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