Si aggrava col passare dei giorni l'affaire siccità in Lombardia. E la situazione del 2023 rischia persino di essere peggiore rispetto a quella dell'anno scorso. "Stanno aumentando le difficoltà. Abbiamo deciso di posticipare la stagione irrigua per immagazzinare acqua prima dell’avvio e per aumentare il livello di laghi e dighe ma, rispetto alla situazione fotografata lo scorso 30 marzo durante il tavolo regionale sulla crisi idrica, i dati stanno peggiorando". Lo ha detto Massimo Sertori, assessore a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica nella mattinata di mercoledì 12 aprile.

"Le misure messe in campo da Regione Lombardia hanno consentito sì di arginare la discesa dell’altezza del livello dei laghi, ma la scarsità di piogge non ha consentito l’auspicato incremento della disponibilità di riserve idriche - ha aggiunto Sertori -. Rimane confermato lo stato di crisi idrica al punto che abbiamo scorte per 1,3 miliardi di metri cubi a fronte dello storico 3,2 miliardi. Questa situazione è aggravata dal fatto che l’equivalente idrico di neve (magazzino della primavera) è pari a circa 680 milioni di metri cubi, rispetto alla media storica di oltre 2 miliardi".

"Continueremo con il monitoraggio quotidiano - ha concluso Sertori - e cercheremo di utilizzare la poca riserva d’acqua disponibile dando priorità al mondo agricolo e agli aspetti turistici e di navigabilità dei laghi che hanno un valore assoluto per la nostra 3egione".