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Querela chi la insulta per aver invocato Hitler contro i gay al Pride, chiesta l'archiviazione: "Ha provocato"

Diversi utenti avevano insultato l'influencer: era nell'occhio del ciclone dopo le sue dichiarazioni

Con la sua diretta su Instagram in cui invocava Hitler insultando i partecipanti al Pride di Milano aveva scatenato una vera e propria bufera sui social. Poi l'autrice del video - Stella Manente, influencer con 200mila follower - aveva fatto dietrofront chiedendo scusa e infine aveva sporto querela contro ignoti per chi l'aveva insultata. E nella giornata di martedì 29 ottobre il pm del tribunale di Milano Mauro Clerici ha chiesto l'archiviazione del procedimento.

Il motivo? Secondo il magistrato "Il comportamento della denunciante costituisce palesemente un fatto ingiusto perché invocare ad alta voce 'ci vorrebbe Hitler, dov'è Hitler...' nel corso di una manifestazione quale il Gay pride significa evocare e giustificare le persecuzioni naziste contro gli omosessuali". Il magistrato, in sostanza, chiede di non procedere nei confronti dei responsabili dei messaggi sulla base dell'articolo 599 del codice penale che sancisce che non è punibile chi compie alcuni gesti dopo essere stato provocato.

Insulta i gay e evoca Hitler: il fatto

Tutto era accaduto mentre si stava svolgendo il Pride di Milano: Stella Manente era rimasta imbottigliata nel traffico e aveva rischiato di non arrivare in tempo in stazione per prendere un treno. Durante la diretta aveva detto: "Io sto perdendo il treno in mezzo a questa massa di ignoranti, andate tutti a morire, perché non esiste più Hitler? Sarebbe dovuto esistere Hitler. Tu guarda che ammasso di gente ignorante che sta bloccando la strada. Io veramente vorrei capire la polizia dove ca...o è".

La clip era stata ripresa dai "Sentinelli di Milano" e aveva fatto il giro della rete e l'influencer aveva fatto marcia indietro scusandosi per l'affermazione.

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