La strada della scuola, chiusa alle auto, diventa una "play street"
E' il risultato di un patto di collaborazione firmato dal Comune di Milano con la scuola e alcune associazioni di quartiere. Una sperimentazione, per ora
La strada chiusa al traffico e un "playground", spazio per il gioco, al posto delle automobili. Per ora è una sperimentazione (durante gli ultimi due giorni di scuola) ma l'idea è farla diventare realtà continuativa. E magari anche in altri quartieri. Milano, quartiere Rogoredo, via Monte Piana: l'istituto Sottocorno ha firmato un patto di collaborazione col Comune di Milano e alcune associazioni: VerdeFestival, E'-Vento, Vivi Rogoredo, Primavera 2005 e Associazione Un libro in movimento. Quest'ultima, insieme a Cities4CSR, ha messo le risorse. A "monte", un accordo tra il Comune e Arup Spa, per realizzare la Play Street.
E, approfittando degli ultimi giorni di scuola di un anno difficile per gli alunni, tra dad e lezioni in presenza, il patto è stato già sperimentato. Con successo, a giudicare dal numero di bambini entusiasti di "appropriarsi" della strada così tante volte percorsa per entrare o uscire da scuola.
Non è l'unico patto di collaborazione tra Palazzo Marino e le scuole: un altro è stato firmato, anch'esso, proprio martedì 8 giugno. Questa volta con la scuola primaria Ciresola di via Venini. Diverso l'obiettivo: prendersi cura di un'area verde in via Ferrante Aporti 120, ribattezzata "piccola goccia", insieme all'associazione Fas, all'associazione Reteambiente e alle associazioni Genitori Ets. Fondamentale il sostegno di Fondazione Cariplo, tramite Labsus, e di Italia Nostra - Cfu.
In questo caso si tratterà di realizzare, nel parchetto, attività didattiche e di socialità, all’aria aperta, destinate agli alunni e alle alunne della scuola. Il parco sarà collegato all'istituto da un percorso creativo e al resto del quartiere e sarà completamente accessibile, con cartelli multilingue.
Partecipazione dei cittadini alla cura dello spazio pubblico
«Lo strumento dei patti di collaborazione - ha dichiarato l’assessore alla partecipazione Lorenzo Lipparini - è nato per rendere semplice e allo stesso tempo concreta la partecipazione dei cittadini a progetti di cura degli spazi pubblici proposti e realizzati dal basso, col beneficio dell’intera comunità. In questi mesi di pandemia i progetti non si sono fermati e abbiamo anzi accompagnato un numero crescente di patti. Possiamo dire con soddisfazione che ormai questo strumento è non solo conosciuto dai cittadini ma sempre più richiesto e utilizzato, a testimonianza del desiderio di questa città di essere parte della sua trasformazione in meglio, anche nei suoi spazi più piccoli ma estremamente importanti per chi li desidera vivere e usare».
«Con la firma di questo patto di collaborazione - ha aggiunto l’assessora all'educazione Laura Galimberti - si fa concreta la logica delle scuole aperte alla città. Una compenetrazione che deve funzionare anche al contrario: in questo caso, infatti, sarà il quartiere a offrire ai bambini e alle bambine dell’Istituto Ciresola uno spazio per implementare l’outdoor education, pratica fondamentale su cui vogliamo puntare molto, soprattutto in questo periodo complesso».