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Il comune di Milano non 'cancella' le vecchie multe (ma non solo)

Palazzo Marino non aderisce allo stralcio automatico delle cartello esattoriali: "Così si disincentivano i comportamenti virtuosi"

Nessuno sconto. Il Comune di Milano non aderisce allo stralcio automatico delle cartelle esattoriali previsto nella Legge di Bilancio per l’anno finanziario 2023. Lo ha deciso, ufficialmente, il consiglio comunale nella seduta di lunedì. 

“I provvedimenti di sanatoria simili a quelli introdotti” dall’ultima finanziaria, si legge nella delibera proposta dalla giunta e approvata dall’Aula, “disincentivano i comportamenti virtuosi e contrastano con il principio di equità nei confronti dei cittadini, la stragrande maggioranza dei quali adempie ai propri obblighi di contribuzione al sostenimento della spesa pubblica, sia per ciò che concerne la fiscalità generale che dal punto di vista delle entrate di tipo extratributario”. 

L’adesione alla misura avrebbe riguardato circa 1,4 milioni di cartelle per sanzioni al codice della strada e circa 160mila cartelle per altre entrate, come Imu e tassa rifiuti, affidate dal Comune ad Agenzia delle Entrate-Riscossione fino al 2012. Da quella data infatti l’ente gestisce la riscossione in proprio. Non vengono dunque cancellati automaticamente interessi e sanzioni dovuti nelle cartelle fino a mille euro per debiti verso il Comune di Milano, come previsto invece dalla finanziaria. Chi ha tali insolvenze, sia per tributi locali come Imu e Tari sia per sanzioni al codice della strada, potrà comunque avere gli stessi benefici dello stralcio, in termini di riduzione degli importi, aderendo alla definizione agevolata prevista nella stessa legge finanziaria. 

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