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Perché Milano è stata invasa da t-shirt con le grucce

Si tratta di guerrilla marketing nel Mese della salute mentale

Centinaia di grucce hanno invaso alcune delle piazze e vie più iconiche del capoluogo lombardo, tra cui Duomo, via Torino, Navigli, Porta Ticinese, corso Como, via Marghera, corso Garibaldi, corso Buenos Aires, via Borsieri, via Tortona, corso Sempione e Arco della Pace. Per ogni gruccia una maglietta: tutte di un arancione brillante, ma ciascuna portavoce di un messaggio diverso. Più di 20 slogan a rappresentare molti di quei pregiudizi e cliché che, ancora troppo spesso, ruotano attorno al ricorso alla psicoterapia e che frenano le persone a intraprendere un percorso psicologico e a prendersi cura del proprio benessere mentale.

“Mi ascolta solo perchè lo pago”, “ma figurati, non sono mica matto!”, “se mi apro, chissà cosa scopro”, “se lo sanno in giro mi sotterro”, sono alcuni dei pregiudizi che hanno invaso Milano questa mattina. Gli stessi che, in questi giorni, stanno popolando @undressedexperience, una pagina apparsa su Instagram a inizio maggio, il Mese della Consapevolezza sulla Salute Mentale. Su ogni t-shirt troviamo, infatti, il logo Undressed, accompagnato dalla scritta: “I pregiudizi sono barriere di cui spogliarsi. Il percorso verso il benessere psicologico inizia da qui”.

Infine, a corredo di ogni gruccia, un cartellino, che invita a recarsi in Largo la Foppa a Milano, zona Moscova, il 27 e 28 maggio per “mettersi a nudo”. Una call to action che fa intuire la natura progettuale dell’iniziativa, senza però svelare troppo. A oggi, infatti, non sappiamo ancora chi si celi dietro alla campagna Undressed.

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