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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Duomo / Piazza della Scala

La Scala rinuncia alla tournée in Egitto per Giulio Regeni

Lo stop richiesto dai lavoratori e accolto dal teatro

Niente Egitto per la Scala. Il teatro milanese ha deciso di rinunciare a una tournée che si sarebbe dovuta tenere a settembre con 16 spettacoli tra Il Cairo, Kuwait e Dubai. Decisiva per la scelta del Piermarini è stata la levata di scudi dei lavoratori, rappresentati dai sindacati, che hanno chiesto alla direzione di non partire verso il Paese in cui nel 2016 ha trovato la morte Giulio Regeni, il dottorando italiano dell'università di Cambridge rapito e ucciso fa nella capitale egiziana sul cui omicidio non è ancora stata fatta piena chiarezza proprio per la scarsa collaborazione delle autorità locali. 

L'idea di una tournée in Medio Oriente era nata dopo l'ennesima cancellazione causa covid del tour previsto a settembre in Giappone e dal punto di vista economico sarebbe stata anche molto vantaggiosa per la Scala, che però ha dovuto fare i conti con le proteste dei lavoratori. 

I sindacati, che avevano chiesto un incontro alla direzione sul viaggio, hanno parlato di una "questione politica" ricordando il caso di Giulio Regeni e lo striscione giallo, appeso in piazza Scala sulla sede del Comune, che chiede verità sulla sua morte. 

Alla fine, al termine di una giornata di incontri e riflessioni, mercoledì sera il Piermarini ha deciso che la trasferta in Egitto non ci sarà per "diverse ragioni". E l'omicidio di Giulio Regeni è di sicuro la più importante. 

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