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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A Milano la temperatura è salita di oltre 2 gradi in 10 anni

L'allarme lanciato da Legambiente che chiede al Comune di approvare definitivamente il piano 'Aria e Clima'

Più 2,1 gradi di temperatura media a Milano nell'arco di soli dieci anni ed eventi estremi in netto aumento. È l'allarme lanciato da Legambiente Lombardia in base ai dati emersi dal nuovo rapporto annuale dell’Osservatorio CittàClima.

Anche in Lombardia, mette in luce l'associazione ambientalista, l'impatto del cambiamento climatico è evidente e sotto gli occhi di tutti, tra ondate di calore, piogge intense, grandinate estreme, alluvioni. In particolare, la sempre maggiore frequenza di questi fenomeni è un dato particolarmente allarmante.

Nato con l'obiettivo di contribuire a far crescere l’attenzione e le analisi scientifiche sugli effetti che la crisi climatica ha sulle aree urbane e sul territorio italiano e chiedere di accelerare le politiche di adattamento, il report ha evidenziato anche gli effetti che il cambiamento climantico e gli eventi da questo provocati ha sulle fasce di popolazioni più fragili che vivono nelle città, come anziani e bambini.

La situazione a Milano

Per quanto riguarda Milano, la temperatura media del periodo compreso tra il 2011 e il 2020 ha raggiunto 15.8 °C, rispetto ai 13.7 °C del periodo 1961-1990, con un incremento di 2,1 gradi centigradi. Il capoluogo lombardo, inoltre, risulta tra i territori più frequentemente colpiti dalle alluvioni: 30 gli eventi totali e 20 le esondazioni dei fiumi Seveso e Lambro. Le cause delle alluvioni e degli allagamenti nella città di Milano sono sicuramente da cercare nell’eccessiva impermeabilizzazione del suolo, con il 32% di aree impermeabili secondo i dati Ispra, che ha modificato in maniera importante l’assetto del sistema idrografico.

Il 22 settembre e il 29 agosto 2020 gli allagamenti hanno provocato gravi disagi alle infrastrutture e fino a sessanta minuti di ritardo per i treni a causa di un guasto alla rete elettrica nei pressi della Stazione Centrale. Le esondazioni del Seveso il 15 maggio ed il 24 luglio 2020 hanno, come sempre, portato gravi disagi all’interno quadrante nord del capoluogo lombardo, causato un blackout, interrotto l’agibilità delle strade per diverse ore e costretto a chiudere la fermata della M5 Marche il 24 luglio. Il 16 settembre 2021, infine, un violento nubifragio, con pioggia e grandine, ha interessato soprattutto la zona sud della città, con le squadre dei vigili del fuoco intervenute a causa dei sottopassi allagati e chiusi al traffico. 

"Lo scenario delineato dal rapporto CittàClima mette in evidenza come sia sempre più urgente che le città si dotino di una nuova pianificazione che tenga conto dei cambiamenti climatici in corso. Per questo, parlando di città, è importante che il Comune di Milano approvi definitivamente il prima possibile il Piano 'Aria e Clima', adottato nel 2020, frutto di una lunga gestazione – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. In Lombardia il problema da affrontare resta il dissesto idrogeologico.  Per questo è oggi più che mai necessario rivedere la pianificazione del territorio che ha compromesso pesantemente la sicurezza e la capacità di assorbire gli eventi estremi, ormai sempre più frequenti".

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