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Un tram della linea 1 tutto bianco da dedicare a Carla Fracci

La richiesta del sindaco Beppe Sala

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto nelle scorse ore ad Atm, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico cittadino, di dedicare a Carla Fracci un tram della linea 1, quella che conduceva il padre tranviere della stella della danza, scomparsa a 84 anni, e che transita davanti al teatro alla Scala. 

"Ciao Carla, oggi pomeriggio tutta Milano ti saluterà. Ho chiesto ad ATM di dedicarti un tram della linea 1, - ha scritto Sala sulle sue pagine social, postando una foto insieme a Carla Fracci - quella che passa davanti alla Scala; sarà un tram tutto bianco, con il tuo nome scritto in modo discreto. Penso sia un modo molto milanese di ricordarti, sobrio e che ribadisce i nostri valori e le nostre qualità. Valori e qualità che tu, orgogliosa figlia di un tranviere, hai portato nel mondo. Grazie a nome di tutte le milanesi e di tutti i milanesi".

La vita di Carla Fracci a Milano

Fu nel capoluogo lombardo che la Fracci grazie alla notorietà raggiunta guadagnò il suo posto al sole. Da via Ugo Tommei, tra Porta Romana e Porta Vittoria, dove era cresciuta in una casa di ringhiera col bagno esterno, la ballerina una volta sposata passò alla centralissima via Santo Spirito, dove aveva un appartamento da cui si scorgevano le guglie del Duomo. Regina della danza, la Fracci è sempre stata amata dal suo popolo (fatto non solo di ballerini), ma per qualche motivo dei potenti non si può dire fosse proprio la favorita.

Oltre a vedersi negato il desiderato ruolo di direttrice del corpo di ballo della Scala, in vita ebbe anche l'esperienza di venire sfrattata dalla sua abitazione, di proprietà del Pio Albergo Trivulzio. Trovò poi riparo in Porta Nuova, sempre con l'inseparabile marito, da cui ebbe suo figlio, Francesco. Questa divenne la sua dimora stabile dopo una parentesi romana durata circa una decade. Di Milano la prima ballerina sembrava non stancarsi mai, sempre presente tanto nelle platee dei teatri (non solo i più prestigiosi) quanto nelle piazze per celebrare occasioni come il 25 aprile. La si incrociava alle prime della Scala, ma anche al Piccolo di via Rovello e al Carcano di corso di Porta Romana. "Devi avere più passione, più pietà", erano state nei mesi scorsi le sue parole durante una lezione ai giovani interpreti dell'ultima Giselle alla Scala. Ed è forse questo il suo più importante insegnamento, che travalica il mondo della danza. Non basta la tecnica, non basta l'impegno. È con l'energia del sentimento che Carla Fracci ha fatto amare il balletto anche a chi non lo conosceva per nulla. E di questo la sua amata Milano le sarà per sempre grata.

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