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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Tramezzino della discordia, Milano Ristorazione ora paga le scuole

Partite le lettere alle scuole interessate dal "pranzo di emergenza" che aveva suscitato polemiche a novembre 2018

Ammonta a oltre 64 mila euro l’importo che Milano Ristorazione attribuirà alle scuole che il 12 e 13 novembre 2018 avevano ricevuto il pasto di emergenza in occasione delle assemblee sindacali. I "famosi" tramezzini che tanto avevano fatto discutere e protestare. Il denaro potrà essere usato dalle scuole per l'acquisto di libri o altro materiale didattico. Quel pranzo era stato definito "inaccettabile" anche dal sindaco Beppe Sala, mentre Milano Ristorazione si era difesa dicendo di non aver avuto tempo a sufficienza per preparare un pranzo sostitutivo.

Le lettere ai 72 dirigenti scolastici delle scuole elementari e medie sono partite l'8 febbraio. La cifra sarà versata direttamente sui conti correnti degli istituti e sarà calibrata sul numero degli studenti che, in quei due giorni, avevano ricevuto il pasto di emergenza. Per le scuole d'infanzia si sta elaborando un altro progetto, con cui gli alunni di 5 anni faranno un'esperienza sull'educazione alimentare nelle cascine didattiche milanesi.

Sempre per i più piccoli, Milano Ristorazione organizzerà laboratori per far scoprire come nasce il pasto consumato a scuola. "Abbiamo apprezzato a suo tempo la volontà di Milano Ristorazione nel cercare una soluzione alternativa al pasto ordinario per far fronte alle difficoltà delle famiglie e continuiamo ad avere piena fiducia nell’azienda che offre quotidianamente un servizio di qualità", ha dichiarato l’assessore all’Educazione Laura Galimberti.

"Il risultato però non è stato soddisfacente - ha proseguito Galimberti - e, anche se i tramezzini erano conformi dal punto di vista qualitativo, l’obiettivo del gradimento non è stato raggiunto. Per questo, anche a fronte dei numerosi reclami ricevuti, non solo non abbiamo riconosciuto alla società l’importo sostenuto per l’acquisto, ma abbiamo anche chiesto di versare direttamente alle scuole una cifra analoga per l’acquisto di libri, materiale scolastico o per l’attivazione di progetti sull’educazione alimentare". 

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