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A Milano arriva il treno "Coronavirus", sulla porta: "Lavato le mani prima di salire?"

Il treno, dipinto abusivamente da un writer, è apparso nelle scorse ore sulle linee di Milano

Sulla fiancata della carrozza una scritta gigantesca, 11 lettere che compongono il nome dell'agente patogeno che sta facendo tremare il mondo: "Coronavirus". Sulla porta un'altra scritta, più piccola, che sembra più una domanda-suggerimento a metà tra quello della mamma e del medico: "Lavato le mani prima di salire?".

Succede a Milano dove un treno Trenord (un Tsr in servizio sulle linee regionali) è stato ricoperto dal graffito. Non è chiaro quando sia stato dipinto (abusivamente); con ogni probabilità è accaduto nell'ultimo fine settimana dato che le prime immagini che testimoniano la presenza del murale sono state pubblicate nella serata di domenica 2 febbraio su Graffiti_milano, pagina Instagram che monitora i nuovi graffiti all'ombra della Madonnina.

"A Milano il graffitismo vandalico è tempestivo e presente anche sui fatti di cronaca", la riflessione di Fabiola Minoletti, studiosa del fenomeno.

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Foto - La domanda-suggerimento sulla fiancata

Il coronavirus fa paura anche all'economia di Milano

Il Coronavirus spaventa l'economia. Secondo Morgan Stalney l'epidemia potrebbe danneggiare la crescita globale nel breve termine, tagliando fino a un punto percentuale la crescita cinese. Stringendo il focus su Milano, dove il virus non è arrivato, qualche contraccolpo si è già registrato. All'ombra della Madonnina il turismo della Grande Muraglia — secondo i dati della Confcommercio Milano – porta circa 300 milioni di euro tra alberghi, shopping e ristoranti. In questo periodo il volume degli affari è nettamente più basso: "Siamo già al 40% in meno rispetto al periodo precedente al virus", aveva detto mercoledì il primo cittadino di Milano Beppe Sala.

Ma anche gli imprenditori milanesi che intrattengono rapporti commerciali con la Cina temono per il loro business: sei su dieci si aspettano conseguenze mentre un terzo di loro resta ottimista. Il dato emerge da un’indagine di Promos Italia, agenzia nazionale delle Camere di commercio per l’internazionalizzazione, insieme ai numeri della Camera di commercio di Milano su oltre 200 imprese già attive sui mercati esteri sentite a gennaio 2020.

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