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Il 60% dei treni Trenord non ha spazi per le bici

Il dato è emerso durante una audizione in Regione di Trenord e delle aziende di delivery

Il 60% dei treni della flotta Trenord non hanno posti riservati alle biciclette. Più nel dettaglio i vagoni non adatti al trasporto delle bici sono ben 271. Il fatto è stato reso noto da Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, nel corso di un'audizione in Regione Lombardia a cui hanno partecipato i rappresentanti di Uber Eats e Deliveroo relativa al trasporto delle bici dei rider.

Piccolo passo indietro: a fine primavera 2020 era nata una accesa discussione tra Trenord e i rider che vivono nell'hinterland e si spostano a Milano (con la bici a seguito) utilizzando i treni dell'azienda. A giugno 2020 Trenord aveva vietato il trasporto delle bici (se non quelle pieghevoli) a bordo dei convogli, salvo poi fare una parziale marcia indietro qualche settimana dopo. Il motivo? Secondo Trenord alcune fasce orarie si verificavano dei veri e propri "assalti" ai treni con bici che venivano ammassate nei vestiboli limitando i movimenti dei passeggeri.

La situazione, comunque, non si è ancora risolta: "Spesso ci troviamo persone (con bici a seguito, ndr) che salgono tutte sullo stesso treno creando problemi di sicurezza ferroviaria: i treni non sono attrezzati per avere così tante bici a bordo", ha sottolineato l'amministratore delegato di Trenord Marco Piuri.

I posti per le bici aumenteranno, ha detto Trenord

Nei prossimi mesi, tuttavia, qualcosa dovrebbe cambiare: aumenteranno, infatti, i posti per le biciclette sui convogli. "La nuova normativa europea prevede che treni e trasporti regionali abbiano minimo 4 posti bici per ogni vagone", ha precisato il direttore della pianificazione strategica di Trenord Giorgio Spadi prima di illustrare i nuovi modelli con maggiore capienza. Trenord ha annunciato oltre 2mila posti per le bici con disponibilità tra le 6 e le 12 postazioni per singolo treno.

Sul fronte dei posti e della sicurezza delle bici in treno si è però acceso lo scontro tra i rappresentanti delle aziende di delivery e i vertici Trenord. "Su queste persone Uber Eats non esercita forme di disciplina", ha detto il public policy manager di Uber Eats, Gabriele De Giorgi. Secondo il rappresentante di Deliveroo Gianluca Petrillo, invece, bisognerebbe insistere e "sensibilizzare sui comportamenti e la sicurezza".

"Mediamente queste persone utilizzano i treni in maniera impropria e non pagano il biglietto — ha evidenziato Piuri —. Perché voi aziende non vi fate carico dell'abbonamento?". Trenord, tuttavia, non ha reso qual è la percentuale di rider che usufruisce del servizio senza pagare il biglietto.

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