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Trenord, Cotroneo (Uil Trasporti): "Basta alibi, serve una sola governance"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

"Nei giorni scorsi, l’attenzione dei media a tiratura nazionale, locale ed on-line, è stata focalizzata sui disservizi che subisce l’utenza di Trenord. Pur comprendendo le ragioni e le motivazioni che sono alla base delle questioni evidenziate anche dai vari comitati pendolari".

Lo dichiara in una nota Angelo Cotroneo, segretario UILTrasporti Lombardia. "Ritengo ineludibile approfondire le ragioni che stanno a monte e che a mio avviso determinano ricadute sulle condizioni gestionali con tante criticità: il dualismo paritetico della governance aziendale (Gruppo FS e Regione Lombardia proprietari al 50%) consente alibi agli uni e agli altri in relazione ad iniziative rilevanti e determinanti soprattutto sul fronte degli investimenti. Anni di gestione operativa a rincorrere, anni senza investimenti hanno determinato un servizio con molti punti deboli e soprattutto con un continuo degrado da invecchiamento del materiale rotabile: oltre il 40% ha un’età media superiore ai 40 anni".

"I problemi di Trenord vengono da lontano - continua Cotroneo – ritengo vada affrontata una volta per tutte l’unicità e la responsabilità della governance di Trenord, sapendo che c’è una priorità di indirizzo: comunque un servizio pubblico regionale unico per numeri complessivi va portato a sostenibilità operativa e finanziaria, dove gli investimenti in nuovo materiale rotabile, possono risolvere molte delle criticità oggi persistenti. Al tempo stesso la rete ferroviaria, fra completamenti e ammodernamenti può aggiungere miglioramento della qualità del servizio".

"La Regione Lombardia negli ultimi anni, attraverso il Contratto di Servizio, rivisto più volte con Trenord ha richiesto un continuo aumento dei KM/Treno, impegnando così in esercizio tutto il materiale di riserva, senza preventivare per tempo l’acquisto di nuovi treni. Solo a fine mandato amministrativo si è arrivati a deliberare investimenti che consentiranno l’arrivo di nuovo materiale non prima del 2020/2021. Inevitabile che puntualmente i nodi siano venuti al pettine. I soci di Trenord facciano una riflessione ed una verifica sul futuro prossimo e meno prossimo di un’azienda necessaria e insostituibile, dove milioni di cittadini hanno giusta pretesa di efficienza e di qualità del servizio comparabile con i livelli di eccellenza della Lombardia. Vanno fatte scelte programmatiche, vanno fatti investimenti e soprattutto vanno definite responsabilità di governance e di management. Per fare una tanto necessaria one company, è assai facile ritenere che a monte serva “una” società".

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