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Ha un infarto per strada e i soccorritori lo salvano, la moglie: "Per sempre grata a chi lo ha tenuto in vita"

L'episodio è accaduto a ottobre a Limbiate

"Vi scrivo spinta da un sincero e profondo sentimento di gratitudine per aver salvato la vita a mio marito Dawes". Così esordisce in una lettera la moglie di un uomo che lo scorso ottobre è stato salvato dagli operatori del 118 a Limbiate.

La storia

Simona - così si chiama la donna - ci tiene a sottolineare come, nonostante la buona sanità non faccia mai notizia, "sono tanti coloro che ogni giorno si prodigano per curare un ammalato e salvare una vita...". E la sua vita Dawes era molto vicino a perderla quando l'11 ottobre ha avuto un arresto cardiocircolatorio durato quasi un'ora.

Per fortuna però il personale dell'Azienda regionale emergenza urgenza "ha eseguito una procedura di Bls (una combinazione di rianimazione cardiopolmonare e azioni di supporto di base alle funzioni vitali, ndr) ad opera d'arte", come annota Simona. 

"Le condizioni di mio marito erano molto gravi - continua la donna - è stato messo in Ecmo (rianimazione, ndr) e gli sono stati eseguiti parecchi interventi". L'uomo però, "grazie alla procedura di rianimazione eseguita dal personale dell’auto-medica in servizio quel giorno", come ci tiene a specificare sua moglie, non ha riportato danni cerebrali né neurologici.

Dopo il periodo di ricovero Dawes ha potuto fare ritorno a casa con l'impianto di un defibrillatore sottocutaneo e sta bene. "Grazie di cuore da parte mia, da mio marito e da tutta la nostra famiglia", conclude Simona, ringraziando in particolare il sig. Turrisi, alla guida dell'auto-medica, Marosi, l'infermiere dell'auto-medica e il dott. Trapani, il medico rianimatore dell'auto-medica.

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