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Dosi "senza autorizzazioni" e introvabili: in Lombardia è caos vaccini antinfluenzali

Campagna di vaccinazione antinfluenzale nel caos. Prossime consegne il 18 novembre

Venerdì 5 giugno 2020, il ministero della salute fa sapere di aver "pubblicato la Circolare Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021, elaborata dalla Direzione Generale della Prevenzione sanitaria". Rispetto agli anni passati la novità sostanziale è una: "Vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di Sars-CoV-2, il documento raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre". Undici novembre, mercoledì, esattamente 41 giorni dopo, in Lombardia la campagna di vaccinazione antinfluenzale è totalmente in alto mare

A dirlo, da tempo, sono i numeri, sono i medici - che, così hanno denunciato, hanno potuto ritirare 50 dosi a testa su una richiesta dieci volte superiore -, sono i sindaci dei comuni lombardi e sono i politici di opposizione al Pirellone. E proprio mercoledì a risollevare la questione, evidentemente quanto mai importante con l'epidemia di coronavirus ancora in atto, è stato Samuele Astuti, capo delegazione del Partito democratico in commissione sanità della Regione. 

"I medici di medicina generale non potranno prenotare ulteriori dosi di vaccino prima del 18 di novembre e non le avranno disponibili prima del 20. È quanto si evince dalla circolare inviata alle direzioni generali di Ats e Asst dalla DG Welfare della Regione. La precedente scadenza del 10 novembre è stata spostata di otto giorni, disattendendo ulteriormente il piano presentato in conferenza stampa un mese fa, che pure non teneva conto dell’indicazione del ministero che, vista la pandemia, invitava le Regioni a far partire la campagna vaccinale in anticipo, ai primi di ottobre. Allora fu presentato un piano in cui la Regione indicava come fabbisogno minimo 2,8 milioni di dosi, mentre la dotazione disponibile al momento è di soli 2,5 milioni", ha denunciato in una nota l'esponente Dem.

Foto - La circolare del Welfare

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E oltre 600mila dosi non sono autorizzate 

"Intanto, dei vaccini oggetto di gara di Aria Spa, la centrale acquisti della Regione, ne sono stati distribuiti solo 692mila mentre altre 200mila dosi sono ora in distribuzione. Circa due milioni di dosi mancano ancora all’appello mentre altre 620mila dosi rimangono ancora non autorizzate da Aif, l’agenzia nazionale del farmaco", ha spiegato Astuti, riportando fedelmente quanto gli è stato spiegato dalla stessa Aria spa in un documento ufficiale.

“Regione Lombardia non riesce a garantire i vaccini ai cittadini, anche i più fragili, che ormai sono esasperati, così come lo sono i medici. Ormai in molti sono costretti a pagarli di tasca propria rivolgendosi ai privati. Le dosi sono insufficienti, inferiori addirittura agli obiettivi già al ribasso che la Regione si era posta e, in più, ai ritardi si assommano altri ritardi. Gallera continua a sostenere che i vaccini ci sono, quando prenderà atto della realtà? E - ha concluso - quando si attiverà per risolvere il problema?".

Foto - Le dosi non ancora autorizzate

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