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Vaccino anti-influenzale: comprate per ora 2 milioni di dosi, in arrivo tendone in Duomo (Milano)

Gli hub saranno Sacco e ospedale militare di Baggio. Ma non mancano le polemiche

Gli hub a Milano per le vaccinazioni anti-influenzali saranno il Sacco e l'ospedale militare di Baggio. E, inoltre, ci sarà anche un tendone in piazza Duomo.

E' questo il piano allo studio dell'Ats (Azienda tutela salute) Città Metropolitana di Milano. Le vaccinazioni, inoltre, saranno eseguite anche in sette centri anziani di altrettanti municipi della città, con la possibilità di aggiungerne altri. La campagna vaccinale quest'anno sarà allargata perché è importante poter distinguere fra i sintomi del covid e quelli di una normale influenza; serviranno più luoghi dove fare i vaccini, e soprattutto luoghi spaziosi per garantire il distanziamento.

Le prime persone ad essere vaccinate saranno le più fragili: donne in gravidanza, malati cronici e operatori sanitari, poi toccherà agli over 65.

Vaccino anti-influenzale, il Pd: "La Regione racconta frottole"

Pagamento anticipato per 15 milioni di euro e prezzo quasi doppio rispetto alla prima gara aggiudicata: sono le nuove condizioni con cui la Regione Lombardia, ormai all’ottava gara consecutiva, cerca di acquisire i vaccini antinfluenzali. È scritto nel bando presente sul sito di Aria Spa, aperto il 7 settembre, rettificato l’11 e chiuso nelle scorse ore, valido per l’acquisizione di 1,5 milioni di dosi al prezzo a base d’asta di 10 euro più Iva.

Fino ad oggi la Regione ha raccolto disponibilità di 1,720 milioni di dosi per gli adulti a fronte di tre milioni di ultrasessantenni, 168mila per i 300mila operatori sanitari e 410mila dosi (quanto è stato offerto a fronte della richiesta di 500mila dosi) per i 600mila minori da zero a sei anni.

Le prime vaccinazioni sono previste non prima della prima settimana di novembre.

Il Pd aveva denunciato a luglio la sequela di ritardi e sottovalutazioni sulla necessità di acquistare per tempo le dosi necessarie e ad ampliare la platea. "Fontana (presidente Regione, ndr) e Gallera (assessore Sanità, ndr) la smettano di raccontare frottole ai lombardi - attacca la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza - perché avevamo detto a luglio che i lombardi non avrebbero avuto i vaccini e ci avevano tacciati di allarmismo. Perché in Emilia-Romagna e in Veneto i vaccini ci sono e in Lombardia no? Ora, all’ottava gara, sono costretti ad acquistare i vaccini a prezzo doppio e a pagamento anticipato, ma nemmeno così riusciranno a dare ai lombardi le dosi necessarie. Basta bugie, se la smettessero di mentire e raccontassero ai cittadini la verità, forse anche loro avrebbero meno guai".

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