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Il progetto di Fondazione Arca in Romania

Il vademecum del Comune di Milano per l'accoglienza degli ucraini

Il primo cittadino ha parlato in occasione della partenza del tir con gli aiuti racconti da Fondazione Arca

"Domani (venerdì 11 marzo, ndr) usciremo con un vademecum sul sito del Comune di Milano nel quale riepiloghiamo tutto quello che stiamo facendo" per l'accoglienza dei profughi dall'Ucraina. Lo ha annunciato il sindaco Giuseppe Sala, che in piazza della Scala ha partecipato alla partenza di un convoglio di aiuti umanitari organizzato da Fondazione Progetto Arca, con destinazione Siret, cittadina della Romani a un chilometro dal confine con l'Ucraina.

Nel vademecum - ha aggiunto Sala - "soprattutto ci rivolgiamo ai cittadini, da cui stiamo ricevendo tante richieste di donare, ospitare e andare lì". Il documento serve "anche per istruire questa grande generosità dei milanesi". "Nella prima fase - ha detto il sindaco di Milano - bisogna soprattutto essere là, perché c'è bisogno, pian piano bisognerà passare all'assistenza qua".

"Purtroppo - ha osservato il primo cittadino - questa cosa è stata così improvvisa e ancora oggi difficile da comprendere nelle dimensioni che è impensabile avere un piano di lungo termine per far fronte a tutto. E meglio mettersi lì giorno per giorno e andare incontro al bisogno, accettando il fatto che potremmo non riuscire a fare il tutto".

"Milano - ha detto - vuol far sentire la propria vicinanza ai cittadini che fuggono dai territori di guerra, sin dal momento in cui riescono a varcare il confine. Gli aiuti in partenza oggi vogliono essere il nostro abbraccio a tutte le persone che stanno lasciando il loro Paese a causa della guerra".

Il convoglio con gli aiuti verso la frontiera tre Ue e Ucraina

Giovedì da Milano è partito in direzione Romania un nuovo convoglio di aiuti umanitari organizzato da Fondazione Progetto Arca con destinazione Siret, cittadina distante un chilometro dall'Ucraina, dove operatori e volontari della onlus dallo scorso 1° marzo, insieme alla ong spagnola Remar, hanno allestito un campo di accoglienza per le persone che varcano il confine e fuggono dalla guerra, offrendo cibo e riparo prima della ripartenza verso altre destinazioni europee. 

"È il quinto convoglio umanitario che parte. E ne abbiamo altri tre già pronti", ha detto Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca, facendo sapere che "Progetto Arca insieme a Remar in Romania sta assistendo in due campi oltre 9 mila persone in una settimana". L'impegno della Fondazione è anche a Milano, dove "una decina di orfane stanno arrivando alla abbazia di Mirasole" e dove è in allestimento "un centro dove si farà matching tra le famiglie che saranno accolte e le famiglie che accoglieranno".

Il convoglio consiste in un camion contenente 23 bancali di prodotti donati nella scorsa settimana da numerosi cittadini e aziende che hanno aderito all'appello di Progetto Arca consegnando al magazzino di via Sammartini notevoli quantità di beni necessari al campo: alimenti vari confezionati, in particolare per bambini, tra cui 1.600 omogeneizzati e 300 confezioni di latte in polvere e latte per neonati; prodotti per l'igiene come 1.000 flaconi di shampoo, 500 saponi, 2.300 confezioni di carta igienica, e ancora pannolini, assorbenti, salviette umidificate; 4.000 coperte termiche, 40 scatoloni di indumenti per adulti e bambini, e inoltre 2.000 maglie termiche.

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