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La lite

Studenti morti, "ministro Valditara tra i mandanti": e lui querela

Lo scontro tra la Rete degli Studenti di Milano e il ministro dell'Istruzione

E' guerra aperta tra la Rete degli Studenti di Milano e il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara (Lega). I primi hanno indicato il ministro tra i "mandanti" delle morti sul lavoro, e lui non ha atteso molto, ma ha replicato annunciando querela per le "dichiarazioni infamanti" di cui è stato oggetto. 

Mattinata 'movimentata' quella di mercoledì 11 gennaio, iniziata con la manifestazione degli studenti davanti alla sede milanese dell'Inail in via Sabaudia per protestare contro il mancato risarcimento alla famiglia di Giuliano de Seta, morto durante un progetto di alternanza scuola-lavoro nel mese di settembre. Risarcimento che l'istituto ha negato motivandolo con la "mancanza di qualifiche" dello studente, che non era quindi considerato stagista a tutti gli effetti. Gli studenti hanno imbrattato con vernice rossa la targa dell'Inail e hanno scritto con vernice bianca la parola "vergogna". 

Successivamente, su Instagram, la Rete degli Studenti di Milano ha scritto che "le tre morti che si verificano ogni giorno" sul lavoro, "oltre ai tre studenti morti in stage, non sono morti bianche, bensì posseggono dei mandanti ben precisi: da Confindustria a Mario Draghi, dall'Inail a Valditara, tasselli che compongono il mosaico di un sistema ora più che mai schiavo del profitto e del tutto disinteressato al capitale umano utilizzato per generarlo".

Le parole degli studenti, che hanno ribadito la loro contrarietà all'alternanza scuola-lavoro definendola "educazione allo sfruttamento ed alla precarietà", non sono andate però giù al ministro Valditara, che ha immediatamente replicato annunciando querela verso "i responsabili di queste dichiarazioni infamanti e gravemente diffamatorie", aggiungendo: "Con gli autori di questi comunicati non voglio avere nulla a che fare".

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