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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Vandalizzata l'installazione contro la violenza di genere: "Cerchiamo scarpe da donna"

L'appello per ricreare l'opera in zona Ortica, dove è stata presa di mira da alcuni vandali

È stata distrutta da alcuni vandali l'installazione contro la violenza di genere, parte del progetto Scarpette rosse, al ponte ferroviario dell'Ortica. Ma i volontari dell'associazione Or.Me sono già all'opera per ricrearla e lanciano un appello a tutti i milanesi: "Donateci delle scarpe da donna, le verniceremo di rosso".

"L'altra notte qualcuno ha asportato quasi tutte le scarpette appesse sul Ponte Viola e le ha gettate in strada, dove le abbiamo ritrovate - spiega il preseidente di Or.Me, Serafino Sorace -. Non abbiamo idea di chi possa essere l'autore del gesto e non è la prima volta che succede: episodi analoghi si erano già verificati in altri punti del circuito. Ma noi non ci arrendiamo, ripristineremo l'installazione, possibilmente con l'aiuto dei cittadini che, se lo desiderano, possono donarci le scarpe da donna che non utilizzano più".

L'opera era stata creata in occasione Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne lo scorso 25 novembre dall'associazione Or.Me - Ortica Memoria. L'installazione artistica, che coinvolge i quartieri tra Ortica e Cimiano, è ispirata al progetto d’arte pubblica Zapatos Rojos dell’artista messicana Elina Chauvet e costituisce un’opera partecipata realizzata grazie al contributo volontario di singoli cittadini e di associazioni di quartiere. 

Dopo l'atto vandalico, l'invito è quello di partecipare donando un paio di scarpe da donna: "Hanno staccato e rovinato l’installazione del progetto Scarpette rosse sul sovrappasso ferroviario in Ortica. Non molliamo, Or.Me lancia l’appello a chi volesse aiutarci consegnandoci un paio di scarpe da donna che provvederemo a verniciare di rosso per restaurare il tutto. Potrete farcele pervenire presso la sede in via San Faustino 5. Non arrendiamoci alla stupidità paranoica di qualcuno".

Progetto Scarpette rosse costituisce una sorta di via crucis laica, articolata in sette stazioni (Ortica, Cavalcavia Buccari, Ortica, Balera dell’Ortica, Ortica, Ponte Viola, Rubattino, Viale Cutuli, Lambrate, Circolo Acli Conte Rosso, Palmanova, Cortili Solidali, Cimiano, Giardini Pubblici). Le stazioni ospitano un numero variabile di scarpette rosse e di targhe commemorative, dedicate alle donne vittime di violenza durante il periodo del lockdown.

"Le scarpette rosse - aveva spiegato l'associazione in occasione dell'evento inaugurale - rappresentano la traccia di ciò che le donne vivono, lo strazio e la paura che provano, il sangue che ogni giorno versano per mano di mariti ed ex mariti, amanti e fidanzati, fratelli, figli, padri. Le targhe commemorative raccontano il loro calvario, la storia della violenza subita. Il materiale, per la maggior parte raccolto dalle pagine di cronaca nera e in misura minore fornito dai centri anti violenza operanti sul territorio, è stato rielaborato dalla drammaturga Elena Cerasetti in forma di monologo interiore, per dare voce a chi una voce non l’ha più ma anche alle donne che ce l’hanno fatta a uscire dalla spirale della violenza. L’obiettivo del progetto è tenere viva l’attenzione sul dramma del femminicidio e al contempo ricordare che comunicare, fare rete, creare spazi di ascolto sia l’alternativa possibile".

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