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I Verdi (di nuovo) contro Sala: "Il piano contro il caro energia c'è già, comune inetto"

Il capogruppo dei Verdi, Carlo Monguzzi: "Perso 6 mesi per inettitudine"

Alleati contro. I Verdi di Milano tornano a schierarsi apertamente contro il sindaco Beppe Sala, che loro stessi sostengono in consiglio comunale. Dopo tutte le polemiche sull'ordinanza anti siccità - con un fuoco incrociato che ha fatto finire sotto tiro anche l'assessore al verde, Elena Grandi, proprio in quota Verdi - il nuovo motivo del contendere è il caro bollette. 

Giovedì, il primo cittadino aveva spiegato di essere pronto a costituire "un gruppo di lavoro con A2a e Politecnico e comune per arrivare nel giro di una settimana a una proposta di soluzioni da adottare" per cercare di porre un freno al caro energia. “Non vogliamo fare azioni che possono essere di immagine ma danno risultati scarsi. Non voglio dare una risposta così di botto senza studiare bene le cose", aveva assicurato il sindaco. 

Una risposta che, evidentemente, ha scontentato non poco Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi a palazzo Marino. "Il piano contro il caro energia c'è già da marzo 2022, è il comune che è in ritardo: abbiamo perso sei mesi per inettitudine", la bordata del politico meneghino. "Il 17 marzo 2022 con i colleghi di gruppo Gorini e Cucchiara presentammo un ordine del giorno con le misure per il risparmio energetico da adottare nella nostra città: fu drasticamente bocciato dalla non sempre lungimirante compagine che governa Milano. Ora si convoca un gruppo di lavoro che non potrà che proporre le stesse cose che noi abbiamo proposto 6 mesi fa e di cui parlano Ue e governo", ha proseguito Monguzzi, non proprio tenerissimo con l'alleato. 

E ancora: "Nell'Odg c'è scritto chiaramente, riscaldamenti a 18 gradi e un'ora in meno negli uffici comunali e poi in tutta la città, apertura della stagione termica 15 giorni dopo, spegnimento dell'illuminazione negli esercizi commerciali e nei pubblici esercizi dopo l'orario di chiusura, spegnimento dell'illuminazione dei monumenti per almeno due notti a settimana, chiudere tassativamente le porte dei negozi quando sono accesi i riscaldamenti o i condizionatori, incentivare lo smart working e sperimentare la settimana lavorativa di 4 giorni. Queste sono le cose che vanno fatte, non i gruppi di lavoro", ha concluso Monguzzi. Ed effettivamente sono alcune delle cose che ha annunciato il sindaco Sala. Ma, secondo i Verdi, con sei mesi di ritardo. 

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