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L'omaggio

Milano dedicherà una via a Carla Lonzi

Secondo il censimento del 2019, in città su 4.250 strade 2.538 sono dedicate a uomini e soltanto 141 a donne

La città di Milano intitolerà una via a Carla Lonzi una delle più rilevanti e influenti teoriche del femminismo italiano. L'aula di Palazzo Marino ha approvato nella seduta di giovedì una mozione presentata dalle consigliere del Pd, Diana De Marchi e Monica Romano che chiede al sindaco l'intitolazione di una via e l'opposizione di una targa, in via Verdi 1, angolo via Brera, dove si trovava la casa-studio di Carla Lonzi. "Viviamo in tempi in cui i diritti acquisiti non sono scontati. Basti pensare che alla Camera dei Deputati sono appena stati eletti 14 presidenti di commissione, tutti uomini. Per questo è fondamentale riattualizzare il pensiero di femministe come Lonzi", ha commentato in una nota Monica Romano.

Sono ancora poche a Milano le vie dedicate alle donne. Secondo il censimento del 2019, in città su 4.250 strade 2.538 sono dedicate a uomini e soltanto 141 a donne. Critica d'arte tra le più influenti della sua generazione, Carla Lonzi, sul finire degli anni Sessanta, decise di abbandonare il mondo dell'arte perché ancora dominato da convenzioni che ruotavano attorno a un sistema prettamente maschile e chiuso all'innovazione. Il femminismo fu la scoperta di Lonzi, che vi si dedicò ininterrottamente rifiutando i ruoli imposti, la sua posizione sociale borghese, una carriera e un matrimonio convenzionali, tutto in nome di un solo principio: rimanere fedele a se stessa e alla sua radicalità. Nella primavera del 1970, con Carla Accardi ed Elvira Banotti, decise di dedicarsi alla fondazione del movimento Rivolta Femminile.

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