rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
La novità / Q.T.8 / Via Enrico Terzaghi

Cambia il vincolo al QT8: stessa tutela, meno problemi per i residenti

Sparisce definitivamente il vincolo monumentale voluto dall'ex ministro dei 5 Stelle Bonisoli, al suo posto quello paesaggistico. Fedrighini (Lista Sala): "Garantita la salvaguardia del modello urbano senza vessazioni per chi ci vive"

Non esiste più il vincolo monumentale per l'intero quartiere milanese del QT8, progettato in modo sperimentale da Piero Bottoni e presentato per l'ottava edizione della Triennale di Milano, nel 1947 (da qui il nome: Quartiere Triennale 8). Al suo posto è stato sancito il vincolo paesaggistico, che mantiene importanti elementi di tutela ma senza norme così stringenti da trasformarsi in un problema per i residenti.

QT8, il quartiere dell'Ottava Triennale (Melley/MilanoToday)

Il 3 maggio la sovrintendenza regionale ha pubblicato la dichiarazione di "notevole interesse pubblico" per il quartiere. Si chiude così una questione che perdurava dal 2019, quando il pentastellato Alberto Bonisoli, all'epoca ministro dei beni culturali del governo Lega - Movimento 5 Stelle, appose il vincolo monumentale all'intero quartiere per impedire che, nell'area del Monte Stella, venisse realizzato il nuovo Giardino dei Giusti, che diverse associazioni ambientaliste osteggiavano giudicandolo troppo invasivo. Un'apposizione ritenuta da più parti a dir poco frettolosa ed eccessiva.

Il vincolo monumentale (anziché il 'solito' vincolo paesaggistico) recò infatti criteri estremamente restrittivi per alcuni edifici: per quelli pubblici (come la chiesa a pianta circolare o la scuola Martin Luther King) qualunque ristrutturazione, anche minima, avrebbe avuto bisogno dell'autorizzazione della sovrintendenza. Stesso principio per alcuni specifici edifici privati, come una delle villette Cerutti-Gandolfi, una palazzina Mucchi o l'ex Erp di via Pogatschnig, per i quali solo le piccole modifiche interne non avrebbero avuto bisogno del sì della sovrintendenza. Autorizzazione che sarebbe stata necessaria anche per rifare le facciate esterne di tutti gli altri edifici e perfino per realizzare la zona a 30 km/h.

Oneri e scartoffie

Tutto questo si sarebbe tradotto in oneri e scartoffie burocratiche per i residenti. Nel caso degli edifici più vincolati, anche sostituire un infisso avrebbe comportato la consulenza di un professionista, l'avvio della pratica e l'attesa del via libera da parte della sovrintendenza, e lo stesso per vendere casa.

Il Municipio 8 (contrari solo Lega e Movimento 5 Stelle, in 'difesa' del loro ministro), e poi la giunta di Milano, si espresse contro il vincolo monumentale, sottolineando che per tutelare interi quartieri si usa di solito il vincolo paesaggistico: esempi milanesi sono il quartiere Feltre, i Navigli, Foro Bonaparte, il quartiere dell'Università Statale e altri ancora. Poi, nel 2021, il Tar accolse un ricorso del Comune di Milano e sospese il vincolo monumentale.

Salvaguardia senza vessazione

Ora la decisione definitiva del ministero. Il vincolo, da monumentale, diventa paesaggistico, più coerente con uno spazio urbano abitato ("Bottoni, progettando il quartiere, non intendeva realizzare un monumento, ma far vivere bene la gente", sintetizzò in modo efficace Paolo Mazzoleni, all'epoca presidente dell'ordine degli architetti).

"Si garantisce la salvaguardia di un modello urbano, con standard di verde per abitante simili a Stoccolma (40 mq/abitante) e con morfologie degli edifici non modificabili, senza però applicare le norme, definite vessatorie dai residenti, che si applicano normalmente ai monumenti", commenta Enrico Fedrighini, ora consigliere comunale della Lista Sala e, nel 2019, assessore al verde nel Municipio 8, in prima linea nella battaglia contro il vincolo monumentale per il QT8: "È una vertenza che, insieme agli abitanti, porto avanti dal 2005, quando iniziarono interventi sul quartiere che avrebbero rischiato di trasformarlo in modo irreversibile".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cambia il vincolo al QT8: stessa tutela, meno problemi per i residenti

MilanoToday è in caricamento