L'idea di una zona bianca rinforzata (anche per la Lombardia): cosa cambia
Le regioni pensano a una zona bianca con qualche modifica
Bianco "scuro". Le regioni italiane, che dovranno poi trovare la quadra con il governo, stanno pensando a una sorta di zona bianca rinforzata in vista delle prossime settimane, quando gran parte d'Italia potrebbe passare nella fascia che - al momento - non prevede coprifuoco né altre restrizioni, se non il rispetto delle norme sul distanziamento e l'obbligo di indossare la mascherina.
La volontà è quella di evitare "l'effetto Sardegna", che era stata la prima regione ad assaporare la zona bianca salvo poi ritrovarsi prima in arancione e poi in rosso per una impennata dei contagi. Al momento in bianco si va dopo tre settimane con un'incidenza al di sotto dei 50 positivi su 100mila abitanti - la Lombardia è ormai certa di arrivarci entro metà giugno - e su questo non dovrebbe cambiare nulla, mentre novità potrebbero esserci proprio sui divieti.
Le regioni, stando a quanto riporta Ansa, starebbero infatti pensando di tenere comunque il coprifuoco a mezzanotte - la misura sparirà dal 21 giugno in tutta Italia - e di inserire l'obbligo di consumare cibi e bevande soltanto seduti ai tavolini di bar e ristoranti all'aperto senza sostare in piedi davanti ai locali.
Della zona bianca rafforzata con ogni probabilità se ne parlerà nella prossima conferenza delle regioni, prevista per mercoledì, e una volta che i presidenti regionali avranno trovato l'accordo partirà l'interlocuzione col governo.
I governatori, secondo quanto appreso, vorrebbero anche fare in modo che sia possibile ritornare in zona bianca senza dove aspettare necessariamente le tre settimane previste al momento, chiaramente qualora i dati lo consentano.