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Allo Ieo di Milano arriva il 'Google Earth' del corpo per curare i tumori: è il primo in Italia

Una sorta di navigatore hi-tech guiderà i chirurghi attraverso il corpo, consentendo cure più precise e interventi senza bisturi

Un 'Google Earth' del corpo umano con un altissimo livello di precisione, per orientarsi tra le parti anatomiche in modo dettagliato. È la nuova tecnologia approdata all'Istituto Europeo di Oncologia, cresciuto grazie all'oncologo Umberto Veronesi. Il dispositivo, nato in Giappone e utilizzato per la prima volta in Italia, ha l'obiettivo di prestare cure sempre più precise e mirate ai malati di tumore.

Nello specifico la macchina, denominata Alphenix 4D CT, è costituita da un sistema di Imaging integrato Eco-Angio-Tac dedicato alla radiologia interventistica. Utilizzandolo i medici hanno a disposizione una visione in 3D del corpo umano e una sorta di navigatore hi-tech che li conduce all'obiettivo: il tumore da sconfiggere. 

Un passo avanti nella cura dei tumori

"Fino a ieri - ha sottolineato Franco Orsi, direttore della Divisione di radiologia interventistica dello Ieo - nella sala operatoria di Radiologia interventistica, si utilizzavano già in contemporanea l'ecografia, l'angiografia e in alcuni casi anche la Tac, ma le relative specifiche immagini venivano elaborate e integrate solo nella mente dell'operatore". La nuova apparecchiatura permette invece di avere una visione integrata e quindi di pianificare, trattare e verificare i risultati dei trattamenti nella stessa sala, con un unico sistema e una dose complessiva ridotta di radiazioni per il paziente.  

Secondo gli esperti questo nuovo 'Google Earth' del corpo umano "è destinato ad ampliare le indicazioni della Radiologia interventistica in oncologia, migliorando precisione, efficacia e sicurezza" delle procedure. Gli specialisti dello Ieo hanno spiegato come questa tecnologia permetta loro di vedere gli organi in 3D, visualizzare contemporaneamente la loro vascolarizzazione nella quarta dimensione e quindi valutare la funzionalità degli organi su cui si interviene. Alphenix 4D CT è nata nel Sol Levante, dove è presente in 120 strutture, e viene già utilizzata in Europa, dove ci sono otto dispositivi di questo tipo. 

"Prima, durante e dopo gli interventi. Significa poter 'navigare' virtualmente dentro i volumi degli organi, mirare in modo rapido e preciso le lesioni tumorali da eliminare, poter avere la certezza di aver eliminato radicalmente il tessuto patologico senza complicanze, immediatamente al termine del trattamento, senza dover aspettare controlli strumentali successivi", chiarisce Orsi. I medici, in altre parole, grazie a questa tecnologia potranno essere più veloci e precisi nel raggiungere i tumori e debellarli senza danneggiare i tessuti sani ed evitando al paziente radiazioni superflue. Le cure saranno quindi anche meno invasive.

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