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Venerdì, 19 Aprile 2024
A Teatro con Giada

A Teatro con Giada

A cura di Giada Giaquinta

Amori, flirt e relazioni 2.0 in "Ti sposo, ma non troppo"

Amori, malintesi e chat, alla prima di "Ti sposo, ma non troppo", commedia in scena dall'8 al 27 maggio al teatro San Babila di Milano.

Dopo aver intervistato Gabriele Pignotta e l'attrice Elena Arvigo, intervista che potrete leggere per intero qui, ieri sera ho assistito alla prima di "Ti sposo, ma non troppo", commedia sentimentale in scena dall'8 al 27 maggio al teatro San Babila di Milano

L'amore al tempo dei social network potrebbe sembrare un argomento scontato: ne abbiamo sentito parlare e riparlare... per poi parlarne ancora. Ma lo snodo della trama tra equivoci e colpi di scena e, l'interpretazione di Gabriele Pignotta, Fabio Avaro, Elena Arvigo e Katia Greco, merita. Siete a corto di fantasia per la fase conquista in chat? Chiedete consiglio a Luca (alias Gabriele Pignotta) il conquistatore per eccellenza che chatta con dieci donne in contemporanea, fingendo di essere esattamente come  loro vorrebbero che fosse: simpatico, dolce, romantico, ma anche "stronzo". Luca "possiede le password di tutti i tipi di donna", ma non chiedete consigli sul corteggiamento al suo amico Andrea (alias Fabio Avaro), a un passo dal matrimonio e adagiato su una relazione di sette anni. Andrea viene iniziato da Luca all'hobby delle chat,  si avvicina a Facebook da proselita, ma impara presto. Però se cercate qualcosa di poetico per catturare la vostra "preda virtuale", Andrea vi dirà che per conquistare una donna con la poesia "basta aggiungere un apostrofo alla frase". E soprattutto...non chiedetegli di inserire una emoticon!

Il teatro. al tempo dei Social Network aggiorna il proprio software per andare incontro ai propri spettatori, trattando da un'altra angolazione, quella del monitor dei vostri pc o mac, le serie difficoltà riguardanti le faccende di cuore ai tempi dei social network. Alzi la mano chi non ha mai fatto un uso "improprio" di Facebook! "Ti Sposo ma non troppo" mette in scena le situazioni più comuni in cui lo spettatore può immedesimarsi e sentirsi ridicolizzato dall'evidenza portata alla luce da questa commedia: la superficialità e l'inutilità dei fronzoli di cui si sono arricchite le relazioni vissute in modalità "on line", virtuale. Elena Arvigo (alias Lotty) sveste i panni della maestra d'asilo stressata per diventare la "focosa" Sharon su Facebook, ritrovandosi in presunto triangolo amoroso con Andrea (alias Katia Greco) che ai social network preferisce superare il proprio trauma da "matrimonio" sul lettino (da psicologo) di Luca.

La gallery dello spettacolo:

Ti sposo, ma non troppo

Dicono che la tecnologia ci abbia semplificato la vita, ma forse non è esattamente così. I miei genitori stanno insieme da una vita: non c'erano sms, mms, wathapp, mail, facebook, twitter, blog! Adesso invece impiegare fior di energie mentali per trovare un modo di dire qualcosa appellandosi alle logiche del sillogismo e della psicologia inversa, dovrebbe essere un gioco di abilità, una pianificazione strategica.

Vi sembra un'esagerazione? Non credo. "Mi ha fatto like alla mia nuova foto profilo che doooolce!" oppure "Ho scritto alla tipa in WhatsApp e non mi ha risposto, nonostante siano spuntate le due v", non sono storie di fantascienza. Anzi se ET e maestro Yoda venissero chiamati in causa, si troverebbero spiazzati dinnanzi alle odiose tattiche utilizzate da ambo i sessi durante la fase embrionale di una relazione. Effetti collaterali? Una miriade di malintesi. Effetti collaterali della commedia "Ti sposo ma non troppo"?, risate assicurate.

Buon teatro!

 

 

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