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A Teatro con Giada

A Teatro con Giada

A cura di Giada Giaquinta

Porta Venezia

Edipo Re, da Sofocle a Pasolini al Tieffe Teatro Menotti

Ulderico Pesce affronta la sfida di proporre un testo scritto da Sofocle, reinterpretando il mito, nel 425 a.C. con una rilettura cinematografica di Pasolini, rendendolo comprensibile ad uno spettatore moderno

Per chi non conoscesse la vicenda, l’Edipo di Sofocle ha inizio con la pestilenza che affligge la città. Laio, il re giusto, è morto da tempo, sembra che la memoria di questo re sia in parte svanita. Solo il ritorno di Creonte dall’oracolo di Delfi, dove è stato mandato proprio da Edipo per sapere cosa fare per stroncare i mali che hanno invaso Tebe, riporta l’attenzione su Laio, il re giusto, e infatti il messaggio dell’oracolo è chiaro: “Per sconfiggere la morte che sconvolge Tebe si deve trovare l’assassino di Laio.".Nella rivisitazione del mito da parte di Ulderico Pesce, la morte di Laio, il re giusto, acquista una posizione centrale tanto da iniziare con una sorta di “funerale” in suo ricordo. E’dalla morte di Laio che inizia il male, dalla sua uccisione avvenuta proprio per mano di Edipo. Con la morte del re Laio viene sconvolto un ordine cosmico dove l’armonia tra uomo, natura e Dio era totale, è questo sconvolgimento, provocato inconsapevolmente da Edipo, che porta la tragedia.

Uno spuntio di riflessione molto attuale ai giorni nostri, quando non ci si preoccupa più delle conseguenze delle proprie azioni.

Fino al 20 Marzo 2011

Tieffe Teatro Menotti, Via Ciro Menotti, 11

 

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