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Cronaca Sant'Ambrogio / Piazza Sant'Ambrogio

Appena scarcerata perché incinta va subito a rubare sulla metro: arrestata un'ora dopo

La 'regina' dei furti in metro ha già una condanna definitiva di quasi 16 anni di carcere

Era stata arrestata lunedì. La 'regina' dei furti in metro ha già una condanna definitiva complessiva di quindici anni, undici mesi e qualche giorno di carcere. Ma, vista la sua gravidanza, giovedì sera era stata scarcerata alle diciassette e trenta. Neanche il tempo di uscire da San Vittore che, un'ora e dieci minuti dopo, alle diciotto e quaranta, stava di nuovo borseggiando un passeggero sulla metropolitana verde.

La protagonista, una donna bosniaca di quarantadue anni, è stata di nuovo arrestata. Lunedì sera la straniera - di etnia rom - era stata bloccata durante un controllo dagli agenti della polmetro, all'interno della fermata Duomo della metropolitana M3, sulla banchina per prendere i treni in direzione San Donato. Fin da subito aveva esibito un certificato di gravidanza, ed era stata portata in questura per accertamenti. Stando alla carta d'identità presentata in quel momento, a suo carico c'era soltanto un rintraccio generico.

Negli uffici di via Fatebenefratelli, poi, grazie alle impronte digitali e alla caparbietà dei poliziotti che controllano giorno e notte la metro milanese, si era riusciti a risalire alla vera identità della latitante e per la quarantenne si erano aperte le porte del carcere. Dopo due giorni a San Vittore, però, era riuscita ad ottenere un decreto di differimento pena perché incinta di cinque mesi.

Nella fermata di Sant'Ambrogio, quindi nei pressi di San Vittore, aveva ricominciato a 'lavorare' quasi subito borseggiando una donna di sessaunto anni in metro. Arrestata di nuovo dalla Polmetro, tornerà in carcere. Almeno per il momento.

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