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Sant'Ambrogio

Sant'Ambrogio, una delle più belle chiese del mondo

E non è solo una chiesa, ma un luogo nel quale si condensano la spiritualità e la religione, la cultura e l’arte di due millenni...

Aurelius Ambrosius, conosciuto come Sant'Ambrogio è il patrono di Milano. Annoverato tra i quattro massimi dottori della chiesa, ha contribuito allo sviluppo della città sotto il profilo religioso, politico ed architettonico; con Ambrogio iniziò infatti  una programma di costruzione di basiliche dedicate alle varie categorie di santi: per i profeti,  per gli apostoli, per i martiri e per le vergini.

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La costruzione di queste nuove basiliche avvenne ai quattro  lati della città, corrispondenti alle attuali San Nazaro, San Simpliciano, Sant’Ambrogio e alla scomparsa San Dionigi. Sant’Ambrogio è fra le più belle e ricche chiese del mondo: al suo interno è possibile ammirare un gran numero di opere d’arte di ogni epoca, dall’era romana fino ai giorni nostri. E non è solo una chiesa, ma un luogo nel quale si condensano la spiritualità e la religione, la cultura e l’arte di due millenni.

Fondata sui resti della più antica basilica milanese, la Fausta, nel 379 si chiamava originariamente Basilica Martyrium; consacrata nel 386, è stata completamente riedificata in epoca romanica. Dell'epoca paleocristiana resta un mosaico nel sacello di San Vittore in Ciel d'oro, risalente al V secolo. Dove oggi possiamo ammirare la basilica di San Simpliciano, nel III secolo avremmo  trovato un cimitero pagano: tale presenza è  documentata da resti di marmi scoperti in questa zona. Il vescovo Ambrogio volle qui costruire la Basilica Virginum: terminata dal suo  successore San Simpliciano.

Nel IX secolo passò  ai Benedettini Cluniacensi e nel 1517 la chiesa e il convento passarono ai Benedettini Cassinesi che vi restarono sino al 1798, anno in cui il convento fu trasformato in caserma. Alcuni recenti restauri hanno riportato alla luce parte delle strutture paleocristiane e hanno reso alla chiesa i caratteri romanici.  La basilica di San Nazaro in Brolo, Basilica Apostolorum, venne  fatta edificare probabilmente nel 382.

Nel 396 il vescovo Ambrogio vi conservò i resti di San Nazaro. Nel 1075 gran parte della chiesa andò distrutta in seguito ad un grande incendio. Ricostruita cercando di mantenere gli antichi schemi, nel 1500 subì ulteriori modifiche, così come nel 1830: in questa occasione i restauri introdussero elementi neoclassici che “rovinarono” le antiche strutture. A questi errori rimediò a inizio ‘900 un nuovo intervento che riportò la chiesa all’antica veste. Nella Basilica di San Dionigi, Basilica Prophetarum, il vescovo Ambrogio fece  portare la salma di un suo predecessore, San Dionigi perché potesse essere meglio onorata dai milanesi.

Leggenda racconta che nella stessa cappella venne posta anche la salma del vescovo armeno Aurelio. A partire dal  1433 iniziò la decadenza della chiesa: nel 1528 i lanzichenecchi devastarono la chiesa ed il monastero. Nel 1535 il governatore di Milano decise di abbattere l'antica e ormai cadente chiesa per  far spazio alla costruzione dei nuovi bastioni. Il progetto di costruzione della nuova chiesa venne affidato a Pellegrino Tibaldi. Nel 1770 il governo austriaco soppresse dal prima il monastero nel 1782 e poi anche la chiesa venne abbattuta. Alcune opere d'arte oltre alle reliquie ed al sarcofago del vescovo Ariberto d'Intimiano vennero  trasferite nel Duomo.

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