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Porta Vittoria

La contessa di Guastalla ed i suoi giardini

Passeggiando per via Francesco Sforza, appena superata la Ca'Granda, rimaniamo quasi increduli nel vedere, dall'altro lato della strada un cancello che dà l'accesso ad un meraviglioso giardino...

Passeggiando per via Francesco Sforza, appena superata la Ca’Granda, rimaniamo quasi increduli nel vedere, dall’altro lato della strada un cancello che dà l’accesso ad un meraviglioso giardino. Paola Ludovica Torelli, contessa di Guastalla, dopo essere rimasta vedova a soli 29 anni, si trasferì a  Milano e fondò nel 1555 un monastero, impegnandosi per l’educazione della fanciulle nobili ma decadute.

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Di questo complesso rimane oggi solo il giardino che, pur essendo uno dei più piccoli della città è sicuramente il più antico.

Aperto al pubblico nel 1939, unito al parco Sormani, al suo interno è possibile ammirare una  vasca peschiera del 1600 in stile barocco, un’edicola anch’essa del seicento che contiene il gruppo di statue in terracotta della Maddalena penitente e un piccolo tempio neoclassico di Cagnola. All’esterno del giardino, in via San Barnaba non si può non notare una bellissima fontana barocca. Proprio in questa via, troviamo la chiesa dei SS.Paolo e Barnaba, il primo edificio dell’ordine dei Barnabiti.

Costruita dall’architetto Alessi nel 1561, viene impreziosita dagli affreschi di Camillo Procaccini nel 1625. Le pareti della chiesa sono decorate con stucchi dorati e all’interno troviamo una pregevole raccolta di dipinti del manierismo milanese. Proseguendo sempre lungo via S. Barnaba, incontriamo sulla destra la chiesa di S.Maria alla Pace: fondata grazie a  Bianca Maria Visconti ed affidata ai Solari nella seconda metà del 1400,  quattrocento anni dopo venne sconsacrata ed utilizzata come magazzino, ospedale, scuderia e maneggio. Nel XX secolo i Bagatti Valsecchi la restaurarono e dopo diversi passaggi di proprietà oggi è la sede della luogotenenza per l’Italia settentrionale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro.

All’interno è possibile ammirare gli affreschi di Tanzio da Varallo mentre quelli di Gaudenzio Ferrari si trovano  a Brera. Il convento un tempo annesso alla chiesa,  oggi noto come l’Umanitaria,  con i suoi chiostri è sede di importanti eventi culturali.

L’ex Refettorio, ora sala degli affreschi, è di impianto bramantesco. Sempre lungo  via S.Barnaba troviamo la rotonda della Besana, ovvero il complesso di S.Michele ai Nuovi Sepolcri: nato come cimitero dell’ospedale maggiore (una volta era ai margini della città, vicino ai bastioni) nel 1696 mantenne questa funzione fino alla dominazione austriaca. In tutti quegli anni vennero qui sepolte quasi centocinquantamila persone. La chiesa fu costruita da Attilio Arrigoni nel 1713. Nel 1809 Luigi Cagnola venne incaricato di progettare qui il pantheon del Regno italico, ma rimase solo un’idea; venne usato in più modi fino ai giorni nostri: nel 2002 venne aperto al pubblico e qui si organizzano mostre ed eventi. Vuoi scoprire quando verrà organizzato questo tour? Collegati al sito www.milanodavedere.com e scoprilo.

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