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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Sant'Ambrogio

Quando a Milano c'era il circo...

Sulle orme dell'edificio voluto da Massimiano per le corse dei carri... Con Milanodavedere.it

Arrivati alla fine di via Torino incontriamo il Carrobbio, antico quadrivio, quadrivium, da cui deriverebbe la parola carrobbio,  con una delle porte principali della città romana già nel I sec. a.C, direttrice fondamentale in direzione di Pavia, Ticinum, quindi corso di Porta Ticinese,  e di Vigevano (via Cesare Correnti).

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Possiamo, seppur  un po’ a fatica, vedere una delle torri che delimitavano gli accessi,  resi importantissimi nel III sec. perché vi si accedeva per raggiungere il quartiere imperiale. Qui sostava anche il corteo che portava le reliquie dei Magi da Sant’Eustorgio al Duomo, tanto che ne nacque una osteria, detta appunto dei Tre Scranni per le tre sedie su cui riposavano i portatori. Poco distante da qui è possibile vedere quel che resta  di S.Bernardino alle Monache: il monastero è stato cancellato dal liceo Manzoni dal 1913; sopravvive però  ancora la chiesa interna,  risalente alla seconda metà del ‘400 e opera di Pietrantonio Solari. Quello che si può vedere oggi è il risultato dei lavori del 1922 volti a ricostruire le antiche aperture. All’interno troviamo affreschi di scuola lombarda del 1500.

Percorrendo via Lanzone, troviamo Palazzo Visconti, eretto alla fine del 1500 forse su progetto di G.Meda e  distrutto dai bombardamenti del 1943 che ne risparmiarono solo la facciata; è  interessante la  riproposizione dei modelli di Alessi per Palazzo Marino. Alzando lo sguardo è possibile ammirare 14 busti marmorei che  rappresentano Filippo II e Filippo III di Spagna ai lati del portale e gli antenati viscontei.

Resti di via Circo © Milanodavedere.it

Sulla sinistra, imboccando via Circo, si notano i resti della curva del Circo, edificio monumentale voluto da Massimiano per le corse dei carri e costruito vicino al Palazzo Imperiale, ampliando il circuito murario.

La curva del circo risultava parte integrante delle mura difensive. Rimasto in funzione fino all’età longobarda si estendeva fino all’attuale corso Magenta e sulle sue rovine nacquero vari conventi ed abitazioni. Proseguendo lungo via Circo, arriviamo in piazza Mentana con al centro il monumento eretto nel 1880 da Belli e inaugurato da Garibaldi in persona anche se ormai anziano; sulla piazza si affacciava una delle prime scuole pubbliche della città, quella di Santa Marta ora inglobata in un altro edificio.

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