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Stanca se ne va. Lo rimpiangeremo? No, credo di no

Stanca finalmente ha dato le dimissioni da amministratore delegato di Expo. Ci liberiamo di uno che fino ad ora ha preso un doppio stipendio (è anche parlamentare) e l’unica cosa che è riuscito a fare è stato puntare i piedi per avere un ufficio a Palazzo Reale

Per un poco ho evitato di scrivere di Expo, vista la confusione che circonda l’esposizione in programma a Milano per il 2015, ma oggi non posso astenermi: Lucio Stanca, amministratore delegato della società che gestisce l’Esposizione Universale, ha rassegnato le sue dimissioni (per qualcuno su pressioni esterne e non per decisione personale). La notizia era già nell’aria da qualche settimana, ma è diventata ufficiale a fine della scorsa.

La motivazione? Beh quella ufficiale, in un’intervista rilasciata da Stanca al Corriere, è che “la governance rende di fatto superata la figura dell’amministratore delegato, perché gli toglie poteri girandoli alla collegialità dei soci”, ma si vocifera di alcuni suoi dissapori con la presidente di So.Ge Braccio (quella della casa farmaceutica) e del tentativo dall’alto di sostituirlo con Giuseppe Sala (già city manger del Comune).

Bene. Tanto per cominciare fuori un uomo che ricopriva due cariche allo stesso momento e per queste incassava doppio stipendio (un doppio lauto salario): Stanca infatti era fino a settimana scorsa sia parlamentare che presidente di So.ge. Ma andiamo a vedere cosa è stato fatto dall’amministratore delegato e dal suo team negli ultimi due anni per renderci conto del fatto che non lo rimpiangeremo a lungo.

Milano si è aggiudicata la preziosa Esposizione Universale nel 2008 battendo la città di Smirne (io avrei preferito che finisse alla città turca l’evento, ma questa è un’altra storia). Da allora il progetto ha avuto una serie di vicissitudini incredibili: è stato prima messo in piedi, poi è stato “ridotto” (sia finanziariamente che infrastrutturalmente) per mancanza di fondi e per la crisi economica e ancora stiamo aspettando che inizi la costruzione delle opere infrastrutturali collegate che dovrebbero entrare in funzione per l’evento (tipo la linea 4 della metropolitana per dirne una). A salvare in parte la vicenda ci ha pensato Silvio che in una cena a casa sua l’anno scorso si è fatto presentare in esclusiva il master-plan e poi ne ha parlato a destra e a manca elogiando tutti quelli coinvolti (la solita mossa propagandistica a la Pdl).

Persino Bersani si è detto preoccupato dell’avanzamento dei lavori per Expo a Milano e teme una “figuraccia mondiale”: è noto che quelli del Pd arrivano sempre dopo sulle questioni, quindi se si preoccupa l’ex ministro la situazione non può che essere grave.

Vogliamo andare a vedere una delle cose che ha fatto il nostro Stanca? L’ex amministratore delegato ha puntato i piedi l’anno scorso per avere il suo ufficio di rappresentanza e quello di So.Ge a Palazzo Reale (il resto degli uffici progettuali sono nella zona di Rho-Pero, sito principe di Expo). Si è talmente impegnato per avere gli uffici nel centralissimo palazzo, che all’epoca ha pure minacciato il sindaco che se non lo avesse avuto avrebbe rassegnato le dimissioni.

Un vero cuor di leone che ha sudato tanto per Expo direi no? E voi cosa ne pensate?

Nel frattempo…Buona città!
S.

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