Il 24 aprile i fascisti tentano di alzare la testa
Per la prima volta l’estrema destra organizza dei “contro-eventi” in contemporanea con le celebrazioni della Liberazione. Quando la destra alza la cresta e la memoria pian piano affievolisce…
Per molti in questo paese il 25 aprile è una “non-festa”. Nonostante la Liberazione rappresenti uno dei punti più alti di presa di coscienza nazionale da parte degli italiani per qualcuno è un avvenimento da non celebrare, anzi ancora peggio, da svilire.
Giusto l’anno scorso Ignazio LaRussa, ministro della Difesa, ha detto proprio in occasione dell’avvicinarsi di questa celebrazione: “I partigiani rossi meritano rispetto, ma non possono essere celebrati come portatori di libertà”. Rossi? I partigiani avevano tanti colori diversi e tante bandiere diverse, nessuna di queste per fortuna nera!
Oltre ai proclama poi, quest’anno i fascisti e i simpatizzanti di estrema destra hanno deciso di fare le cose in grande, con l’avvallo anche di alcuni settori del Pdl e della Lega Nord, dando vita ad una serie di eventi (fonte: Indymedia, Corsari). Si parte domenica prossima con una messa in onore di Mussolini per poi proseguire con una settimana di iniziative dal 24 aprile al 1 maggio (sputano anche sulla Festa dei Lavoratori ebbene si).
Il 24 aprile, per esempio, si dovrebbe tenere un concerto ai giardini Sergio Ramelli (su questa il consiglio di Zona 3 deve ancora discutere di autorizzazioni). Per chi non lo sapesse, Ramelli è lo studente del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da alcuni militanti di Avanguardia Operaia. Tutto questo “divertimento innocente” ovviamente, è in concomitanza con la visita nel nostro capoluogo del Presidente della Repubblica Napolitano.
Milano (come Torino), per chi lo avesse dimenticato, è Medaglia d’oro della Resistenza.
Se vogliamo ignorare che l’apologia del fascismo e la costituzioni di partiti di questo stampo è un reato nel nostro paese, facciamolo pure! Del resto Berlusconi e soci ignorano diverse leggi di questo Stato e il centrodestra ha tentato diverse volte di modificare la Costituzione di questo paese (per fortuna senza grande successo, anche se di danni ne ha fatti a iosa).
Quello che non si può ignorare è che fino a poco tempo fa nessun estremista di destra o filo-fascista si sarebbe sognato di organizzare un “contro-evento” contemporaneo alla festa della Liberazione, cominciano ad alzare la cresta. La spiegazione ha ovviamente tutta a che fare con la memoria: la Seconda Guerra Mondiale e la lotta partigiana sono ormai molto più che un lontano ricordo e sono pochi gli anziani combattenti ancora vivi e come ben si sa….la memoria affievolisce e i ricordi pian piano si fanno sempre più lontani!
Buon 25 aprile a tutti (ma proprio a tutti)!
Nel frattempo…Buona Città!
Un cadeau:
"Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA."
Piero Calamandrei, padre della Patria