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Giovedì, 25 Aprile 2024

MilanoToday

Redazione

L’idea geniale, ghettizziamo Via Padova!

Dopo gli scontri del mese scorso, ora il vice sindaco De Corato si prepara a mettere il coprifuoco agli esercizi commerciali “sospetti”. Non sia mai che un capannello di egiziani animi strade ormai più terra di nessuno durante le ore notturne…

La destra che comanda questa città non perde occasione per dimostrare di non aver capito niente di integrazione, convivenza e accoglienza degli stranieri, soprattutto di quelli che non vengono qui a delinquere ma aprono attività commerciali e cercano di integrarsi nel tessuto sociale e urbano. 

Dopo gli incidenti delle scorse settimane in Via Padova infatti (di cui ho già parlato), ora il mitico De Corato si prepara a mettere il coprifuoco nel quartiere agli esercizi commerciali giudicati “sospetti”. Take away, kebab, phone center, parrucchieri, centri massaggi saranno costretti ad abbassare le saracinesche entro le 22 e dovranno spegnere le loro insegne ancora prima.

La Lega Nord si è spinta talmente in là nella sua “missione Via Padova” da aver deciso di aprire una propria sezione in zona, una “ridotta padana” la definisce Repubblica.

Innanzitutto ci sarebbe da chiarire in base a quali criteri un dato esercizio commerciale viene definito “sospetto”: perché ci sono troppi immigrati che lo frequentano? Perchè fa prezzi ribassati rispetto alla concorrenza italiana? Mah...qui siamo ancora al concetto di “uomo nero brutto e cattivo”!

Dopodiché ci sarebbe da capire se la Lega Nord, che a Milano in tema di immigrazione comanda (avete visto voi per caso il sindaco Moratti in Via Padova dopo gli scontri?), ha intenzione di perseverare in politiche inutili e repressive che danneggiano le persone oneste e che lavorano o ha intenzione di scendere a patti con il mondo globalizzato e maturare posizioni più ragionevoli che tengono soprattutto conto della situazione reale.

A dispetto della apparenze e dalla fama di “zona malfamata”, Via Padova e le strade limitrofe sono uno dei quartieri più partecipati in città: una bocciofila gestita dagli anziani e ben 48 associazioni non profit e di volontariato, che operano attivamente sul territorio contro il degrado e a favore di una integrazione pacifica e che tenga conto di tutti i sentimenti e le tradizioni culturali (sia quella italiana che quella degli stranieri).

Io fossi nella Lega più che dei capannelli di immigrati che si formano la notte in città (spesso in corrispondenza di Kebab e call center), mi occuperei della desolazione e del vuoto che c’è nelle strade di Milano e che di notte le fa diventare “terra di nessuno”…

Nel frattempo…Buona città!
S.
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