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Redazione

Milano, un colabrodo in vista di Expo

Milano scopre dopo 30 anni di avere un problema di esondazioni con il Seveso e di falda acquifera alta: questo ovviamente solo dopo che il trasporto pubblico è finito ko e lo sarà per un mese e un pezzo di viale Zara è completamente collassato (per fortuna senza vittime): un sindaco incapace e che non si mai curato del problema, che ha seguito una sfilza di altrettando degni predecessori. E poi topi e neve...tutto in vista di Expo

Mi sono astenuta dal criticare il sindaco subito dopo il nubifragio di sabato che ha completamente allagato la zona di Niguarda, fatto esondare il Seveso, aperto una voragine enorme in Viale Zara e bloccato la metropolitana 3 (almeno 3 fermate) per chissà quanto tempo (si parla di un mese)…sembrava quasi di sparare sulla Croce Rossa. Però poi la tentazione ha vinto…ed eccomi qui!

Partiamo col dire che Milano dopo essere rimasta senza sale e paralizzata dalla neve l’inverno scorso, dopo aver scoperto di avere le fogne piene di topi e dimostrato di non poter reggere un poco di pioggia battente per un giorno (il nubifragio è stato infatti solo a intermittenza durante la giornata di sabato) dimostra di essere un colabrodo. E per una città che nel 2015 vuole ospitare l’Esposizione Universale questo non è certo un biglietto da visita di tutto rispetto.

Il problema, questa volta, è che di fronte a una emergenza reale, Milano e il trasporto pubblico non sono in grado di affrontare la situazione. Chi viene da fuori città, specialmente dalla zona Nord (Bresso, Desio, Nova Milanese per dirne alcuni), è costretto a prendere l’automobile vista la carenza di sostitutive e di collegamenti oppure deve fare dei giri assurdi per poter raggiungere altre metropolitane o altri punti di snodo perifici. Tutto questo con la settimana della moda in pieno svolgimento che come ogni milanese sa, già paralizza la città!

Ma veniamo alla questione Seveso. A Milano il fiume esonda dagli anni 80, circa più o meno da quando la Falck ha chiuso i battenti: la grande azienda, che faceva acciaio infatti, pescava a piene mani dal corso d’acqua per raffreddare i suoi impianti e le barre che produceva. Una volta finita la storia industriale della Falck, la falda acquifera è salita di livello. Il problema degli allagamenti quindi esiste da più o meno 30 anni e la domanda sorge spontanea: ma in tutto questo tempo una cavolo di idea su come arginare il problema?

Qui, oltre alla testa della Moratti (che del Seveso non ha mai fatto menzione prima di questa emergenza), bisognerebbe chiedere  anche quella di tutti gli incapaci che l’hanno preceduta!

Nel frattempo...Buona città!

S.


Ps: Ancora una volta grazie a Marco per l'aiuto in fase di editing!

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