Patteggiamo???
Patteggiare sembra lo sport preferito dei politici del centrodestra lombardo. Dopo la Gariboldi e Prosperini, ieri è stato il turno di Pennisi. Quando il carcere rende arrendevoli e quando la politica pratica la doppia moralità…
Patteggiare significa che l’imputato raggiunge un accordo con il pubblico ministero sull’entità della pena. Ma vediamo caso per caso: l’ex assessore regionale Prosperini ha patteggiato 3 anni e 5 mesi e 1500 euro di multa per un giro di mazzette legate alla promozione televisiva delle attività turistiche lombarde. La signora Gariboldi invece, assessore di Pavia e moglie di Abelli del Pdl, ha accolto il patteggiamento a 2 anni con pena sospesa: la donna era accusata di riciclaggio per aver fatto transitare su conti esteri a lei intestati i soldi di Giuseppe Grossi, il re delle bonifiche lombarde.
Infine ha patteggiato anche il paladino dei cani del comune Milko Pennisi. Per lui l’accordo raggiunto con la Procura prevede 2 anni e 10 mesi di carcere e 10mila euro di multa (che peraltro corrisponde alla somma della tangente presa dall’ex consigliere comunale).
La prima considerazione riguarda il carcere, che evidentemente non è fatto per gente “rispettabile” (chiaramente sono ironica!): appena ci arrivano, iniziano a cantare come degli uccellini e sono pronti anche a restituire parte o tutto il maltolto per andarsene il prima possibile. Mi immagino poi le condizioni di San Vittore, di cui pure i secondini si lamentano…
La seconda considerazione riguarda la doppia morale della destra al potere in Regione, soprattutto quella della Lega Nord (alleata di ferro del Pdl, non dimentichiamocelo!): si pretendono pene molto severe per i writers, per gli immigrati che delinquono e spacciano e per i poveretti che non hanno il permesso di soggiorno (adesso la clandestinità è reato: si è condannabili per quello che si è e non per quello che si fa), però non si pretende mai la totale assunzione di responsabilità e colpa dei politici corrotti!!!
Casta? Qui siamo anche oltre questo concetto...
Nel frattempo...Buona Città!
S.