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Venerdì, 19 Aprile 2024

MilanoToday

Redazione

Basta biciclette sul marciapiede, avete rotto!

Ciclista per scelta e per divertimento, ma non ne posso più dei colleghi che vanno sui marciapiedi e poi pure ti insultano quanto ti lamenti! Quando un utente debole della strada (pedone) viene scavalcato da uno altro altrettanto debole (ciclista), ma in confronto più forte…

Chi frequenta questo blog sa che sono una ciclista convinta (sto conducendo pure una battaglia contro il mio condominio per avere le rastrelliere in cortile) e che aborro l'utilizzo delle macchine in città, ma non sopporto i miei "colleghi" che pedalano sul marciapiede, spesso a velocità insostenibile.

Non fraintendetemi, nessuno meglio di me sa quanto è difficile attraversare in bici determinati incroci o andare per km su strade pavettate, per non parlare del pericolo che costituiscono gli automobilisti distratti. Ma i marciapiede sono dei pedoni!

Da utente bistrattato della strada, il ciclista dovrebbe essere perfettamente consapevole dei rischi che si corrono facendo cose illegali (andare con la bici sul marciapiede lo è) e del sopruso: si può investire un pedone che esce da un portone o intralciare il passaggio di una carrozzina (sia quella di un disabile che quella di un bambino). Travolgere una persona non è uno scherzo (parlo per esperienza personale) ed è anche successo che il pedone di turno facesse causa al ciclista: se proprio non per convinzione, conviene non andare sul marciapiede almeno per il portafoglio!

Il peggio sono i ciclisti che vanno sul marciapiede e per giunta ti insultano! Mi succede spesso infatti di far notare ad alcuni di loro "che il marciapiede è per i pedoni". Invece di ricevere della scuse, come dovrebbe essere (magari accompagnate da una sensibile diminuzione della velocità) spesso mi viene detto di "non rompere i coglioni" oppure "fatti i fatti tuoi". Non solo fanno una cosa illegale e pericolosa, sono pure arroganti e presuntuosi!

So che questa città non è adatta ai ciclisti e le piste ciclabili che tanto vorremmo non arriveranno mai: non per questo ci dobbiamo rifare su utenti della strada ancora più deboli di noi (provate ad attraversare le strisce pedonali di un incrocio senza semaforo, spesso si rischia la vita! Vedi Giovanni da Cermenate).

Bene, ho fatto fuori tutto! Credo…

Ah dimenticavo, piccola nota sulle piste ciclabili. L'ultima novità del Comune è la pista ciclabile più corta e più pericolosa di Milano. Sapete qual è? E' quella fatta di recente sul cavalcavia di Viale Cassala. Che cos'ha che non va? Beh innanzitutto è lunga quanto il cavalcavia (prima e dopo non c'è), ma soprattutto si trova tra la carreggiata per le auto e le uscite sui Navigli. In questo modo quando una macchina deve scendere in Via Tortona o in Via Ludovico il Moro si butta a destra senza preoccuparsi, tagliando completamente la pista ciclabile! Qualcuno prima o poi verrà investito.
Per non parlare del fatto che i motorini, durante le ore di punta, la usano come corsia preferenziale per superare le macchine! (grazie mamma per la segnalazione).

Non è che non vi capisco ciclisti, sappiatelo!

Nel frattempo…Buona Città!
S.

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