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Venerdì, 29 Marzo 2024

MilanoToday

Redazione

La bicicletta in cortile è un mio diritto!

Dopo una richiesta informale di parcheggiare la bicicletta in cortile è arrivata la lettera formale dell’amministrazione che “vieta l’utilizzo delle parti comuni per il deposito di oggetti personali”. Peccato che esista una legge comunale e una Regionale che mi danno ragione. Che la guerra abbia inizio….

I miei padroni di casa non hanno proprio capito con chi hanno a che fare, altrimenti avrebbero accolto le mie richieste senza neanche minimamente pensare di controbattere. L’oggetto del contendere in questo caso? La possibilità di parcheggiare le biciclette nel cortile dello stabile dove vivo.

Dopo una prima richiesta informale, fatta da me e da alcuni altri inquilini, ho ricevuto questa sera nella casella della posta una lettera ufficiale da parte della proprietà. Non sto a riportare tutta la lettera, per non annoiarvi con tutte le parolone pompose che usano, ma solo un breve passo: “Con la presente si rammenta ai signori inquilini…che è vietato l’utilizzo delle parti comuni (androne, scala, cortile ecc) per il deposito di beni e oggetti personali, quali biciclette ecc”.

Non aspettavo altro…adesso hanno fatto la frittata! Da brava ciclista e cittadina conosco i miei diritti e anche i regolamenti pubblici che mi permettono di parcheggiare la bicicletta all’interno del cortile del mio stabile. Se non bastasse, ho una pletora di amici avvocati o aspiranti tali,  molto ansiosi di aiutarmi a risolvere il problema! (mi lamento sempre che tutti quelli che conosco fanno gli avvocati, ma almeno per una volta è utile…).

Secondo il regolamento edilizio del Comune di Milano, per essere più precisi art. 51 punto 4, “dev’essere consentito il  deposito delle biciclette di chi abita o lavora nei numeri civici collegati al cortile”. Sapete perché? Perché chi usa la bicicletta in città fa un “servizio sociale” perché si  muove senza inquinare e quindi deve essere agevolato in tutti i modi possibili: che sia ben chiaro, chi usa la bici non fa bene solo a se stesso, fa bene anche alla collettività!

Il regolamento comunale sopraccitato, peraltro, è stato modificato per essere adeguato all’art 6 comma 1 della legge della Regione Lombardia 38/1992 che impegna i comuni ad inserire la norma in questione nei suoi regolamenti. Quindi non è solo il Comune ad imporre ai miei proprietari di farmi parcheggiare la bici in cortile, ma è la Regione che impone al Comune di imporre la cosa all’amministrazione del palazzo. Non so che altre imposizioni vogliono…forse mi devo rivolgere ai vigili, che a quel punto verrebbero fuori per elevare una contravvenzione all’amministratore…

Chi abita a Milano come me sa che parcheggiare la propria bici in strada rende il furto quasi una certezza (e anche il cortile non è del tutto sicuro, ma almeno è già qualcosa!).

E allora che cosa ho fatto? Beh, grazie agli amici di Ciclohobby e al loro sito internet, ho redatto una lettera formale in cui cito i regolamenti comunale e regionale e minaccio azioni “legali ed amministrative” se il mio diritto di parcheggiare la bicicletta in cortile non verrà rispettato. 

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi della questione, ma sappiate che io non demordo e che se anche voi avete il mio stesso problema non dovete mollare: la possibilità di parcheggiare la vostra bicicletta in cortile è un diritto, non una gentil concessione del vostro amministratore o della vostra proprietà!

Nel frattempo…Buona Città!
S.

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